Una legge antiCasta che rafforza la popolarità del governo giallo-rosso
Una buona legge quella appena approvata dalla Camera che prevede un robusto taglio dei parlamentari e un congruo risparmio per le casse dello Stato, cioè le nostre.
Tutto ciò che riduce l’ingombro della Casta sulla vita politica e istituzionale e l'occupazione del potere è buono e giusto. E dunque positivo. Con buona pace di azzeccagarbugli e cacadubbi, attivissimi alla vigilia, sempre convinti che il problema sia ben altro e sempre dunque di fatto alleati dello status quo. Si cambia dunque. E si porta discontinuità e scompiglio nel cuore del Palazzo, innescando un percorso di riforme che dovrebbe culminare in una nuova legge elettorale.
Un grande successo del coriaceo Luigi Di Maio e del Movimento Cinquestelle, che hanno saputo tenere il punto su uno dei punti chiave del loro programma, tirandosi dietro un riottoso Pd sull’altare della neonata alleanza giallorossa. E dimostrando che i numeri in politica contano più’ delle chiacchiere.
L’alleanza Cinquestelle-Pd, mostratasi autosufficiente, esce rafforzata politicamente da questo test di coesione e maturita’. E porta a casa un provvedimento anti-casta molto popolare che aumenterà tra le gente normale, stufa dell’ingordigia del Palazzo, il gradimento del governo Conte due.
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