Cronache dal mercato dell'arte
Nell’asta top di Capitolium Art brilla il "Filo di pioggia" di Lorenzo Marini
Tra il panico generato dai dazi di Trump e l’oro in stallo, il mercato dell’arte italiana rinasce

Nell’asta top di Capitolium Art brilla il Filo di pioggia di Lorenzo Marini
Nei giorni del panico e dell’isteria scatenati dai balletti dei dazi di Donald Trump, il mercato dell’arte, almeno in Italia, sembra essersi rivitalizzato. Sarà perché l’oro, dopo la folle corsa degli ultimi mesi, ha bisogno di tirare il fiato e c’è quindi bisogno di beni rifugio alternativi, sarà perché la modern & contemporary art italiana è sottostimata e presenta interessanti margini di crescita, fatto sta che il Miart 2025 ha reso felici molte delle gallerie presenti e alcune delle aste di primavera hanno registrato risultati positivi e inattesi.
In particolare, Capitolium Art, una delle auction house più vivaci, destinata, secondo diversi osservatori, a entrare presto tra le top 3, lo scorso martedì 3 aprile ha venduto il 90% dell’offerta. In quella seduta c’era curiosità per un’opera piuttosto particolare di Lorenzo Marini, “Filo di pioggia”.
Si tratta di un autentico filo di nylon, lungo 270 centimetri, cui sono appese 26 lettere in policarbonato di cm. 12x12 l’una. L’opera è tratta da Raintype, un’autentica pioggia di lettere composta un centinaio di fili. Si tratta di un’installazione itinerante, che ha viaggiato da Seul a Pechino, da Los Angeles a Miami, dove è stata definita “la più amata tra le installazioni dell’Art week della Florida” dal Miami Journal.

Ph Marco Girolami
Le lettere in libertà sono espressione centrale della Typeart (il Movimento artistico di cui Marini è caposcuola, presentato nel 2016, al Museo della Permanente di Milano), che vede ogni singolo alfabeto tipografico diventare illustrazione contemporanea. Secondo il Maestro padovano, l’arte deve trovare i nuovi spazi nelle nostre case e lasciare il classico muro dove teniamo appesi le tele per diventare complemento di Design, oggetto vibrante capace di interagire con la quotidianità.
Le installazioni presentate ai musei rimangono nella loro originale compattezza. In questo caso, invece la pioggia delle lettere di Lorenzo Marini diventa fatto individuale. Un’installazione della serie Typeart, con lettere “futuriste”, è stata esposta alla Gnamc (la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma) in occasione della mostra “Il tempo del Futurismo”, organizzata in occasione dell’80esimo anniversario della scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti.