Lo sguardo libero
Il rompighiaccio di Letta comunica un messaggio debole

L’opposto del vero linguaggio autorevole e semplice
Ancora sul tema sulle quote rose nel Pd - il cavallo di battaglia di Enrico Letta… ma l’idea di economia e di società qual è? –, il neosegretario utilizza un linguaggio (apparentemente) forte: “Ho trovato il Pd incrostato di maschilismo, c’è bisogno di una cura choc, faccio il rompighiaccio”. Incrostato, cura choc, rompighiaccio, espressioni da fare invidia al caterpillar di Matteo Renzi.
L’opposto del linguaggio autorevole e semplice: da Socrate (“Non possiamo chiamare arte alcuna cosa che sia irrazionale”) ad alcuni latini (Cesare, Seneca e Tacito), arrivando fino ai nostri giorni e passando da Alessandro Manzoni (“Il linguaggio è una questione morale”) a Carl Gustave Jung: “Il fanatismo è un dubbio ipercompensato” a Giuseppe Pontiggia “Renard diceva che cielo è meglio di cielo azzurro”. Risultato: incrostato, cura choc, rompighiaccio esprimono il contrario di ciò che sembra, ossia comunicano un messaggio debole.
Si accenna solo qui ai corsi di PNL (Programmazione neurolinguistica), che hanno l’ambizione di trasformare in sei mesi un diplomato di scuola media in un retore e farne un leader in un qualsiasi contesto (dal bancale della gastronomia di un supermercato all’idraulico, da un’azienda al Parlamento), quando invece valgono la regola che potere è sapere e la frase di Socrate, sopra citata e riportata da Platone nel Gorgia: “Non possiamo chiamare arte alcuna cosa che sia irrazionale”.