Lo sguardo libero
No al bonus Natale di 500 euro. Provvedimento illiberale e diseducativo

I consumi non si fanno ripartire con iniziative una tantum, ma se si generano aspettative positive e fiducia nel futuro
Il Governo presieduto da Giuseppe Conte potrebbe deliberare un bonus da 500 euro per Natale per chi ha usufruito di almeno otto settimane di cassa integrazione a causa delle restrizioni dovute al Covid-19. Pare che parte della maggioranza sia contraria - giustamente - per la tenuta dei conti pubblici.
In realtà ci sono anche ragioni macroscopiche per cui si tratta di un’idea sbagliata. La premessa è che umanamente dispiace per tutte le famiglie che soffrono. La prima argomentazione è macroeconomica. I consumi non si fanno ripartire con iniziative una tantum, ma se si generano aspettative positive e fiducia nel futuro. Per intenderci, se si dà a una persona che guadagna 1.200 euro, 500 euro una tantum, questa li metterà da parte per situazioni di emergenza di economia domestica. Se invece alla stessa le si dice: d’ora in avanti il tuo stipendio sarà di 1.400 euro, quei 200 euro in più, siccome saranno ricorrenti e creano fiducia nel futuro, stimoleranno i consumi.
Il secondo motivo è di tipo liberale/educativo. Il messaggio che giunge al lavoratore è: non cercare un altro lavoro, se c’è la crisi – che una volta avrebbe spinto le persone sotto i ponti perché fare deficit fino alla crisi del 1929 era ritenuto un’eresia da parte degli Stati, anzi le crisi erano considerate utili per fare selezione naturale del capitalismo - oggi non preoccuparti, c’è lo Stato che elargisce soldi… persino quelli per fare i regali di Natale. Stesso ragionamento per l’imprenditore - che già prima del Covid-19 agiva così: gli ordini van male il venerdì, chiediamo la cassa integrazione per la settimana prossima - che pensa: adesso lo Stato assegna soldi pure per le feste.
In questo modo arriva a tutti gli italiani una doppia concezione. 1 - Non pensate a soluzioni diverse per il futuro, non cercate altro, non inventatevi altro; 2 - non risparmiate, non mangiate pane e latte perché la crisi e purtroppo le pandemie possono capitare e bisogna cambiare stile di vita, essere più parchi. A questo punto… quando il bonus sushi?