La nuda verità, il nuovo blog di Mirko Spelta
Cari amici e care amiche; nel nostro primo appuntamento insieme parleremo di un argomento piuttosto “croccante” e sempre di grande attualità: parleremo di attrazione sessuale, ma lo faremo evitando di cavalcare per l’ennesima volta gli stereotipi triti e ritriti della bellona alta, magra e bionda; per una volta parleremo dell’uomo, del maschio, come oggetto del desiderio.
Sappiamo tutti che per noi uomini la sessualità è un istinto ancestrale, non diverso da fame, sete e sonno, e segue più o meno le stesse logiche. L’uomo è attratto dai colori e dai profumi, e la sua scintilla scatta ben prima e peraltro indipendentemente dal fatto che “lei” apra o meno bocca e dica cose più o meno intelligenti. E’ un limite, se vogliamo, una sorta di schiavitù delle gonadi, una pulsione “base” che talvolta ci induce a fare cose di ben poco buonsenso e che fa abbastanza tristezza vista dal mondo femminile; ma tant’è. La vita non va sempre come vogliamo; se così fosse faremmo tutti quanti il bagno nella Nutella. E invece…
Ma per le donne, come funziona? E’ poi vero che l’addominale scolpito, la cosiddetta “tartaruga” o “six pack” per gli esterofili a tutti i costi, è irresistibile? E che al contrario la pancetta maschile (parliamo di “pancetta” e non di un partoriente intendiamoci) manda i feromoni in picchiata??
La risposta sarebbe ovvia se si parlasse di uomini. Ma le donne sono un’altra cosa. Ogni donna è unica, e non soltanto è diversa dall’altra, ma anche da se stessa, a seconda dei momenti. E allora ci vuole pazienza, ci vuole esperienza, e soprattutto bisogna ascoltare. Tanto.
E ascoltando ascoltando, vien fuori che la questione in effetti è controversa. Certo, il modello “Abercrombie” (che nei ricordi degli ultraquarantenni è il tizio della pubblicità della “Compagniadelle Indie”) non fa schifo praticamente a nessuna; ma parecchie sono le voci che sembrano levarsi in favore di fisici un po’ più robusti, a volte perché “un po’ di pancetta non guasta”, talvolta perché “se proprio dobbiamo dirlo sono più importanti le spalle di un uomo che gli addominali” e spesso perché “non voglio trovarmi in competizione con uno troppo bello, troppo curato e poco uomo”. Ma non basta. La questione si complica quando si chiede alle donne di fare una scelta, ideale, tra un “man toy” o “toy boy” dagli addominali depilati sui quali si potrebbe grattare il formaggio e un uomo magari meno definito ma che sa quello che vuole, brillante, che le guarda dritte negli occhi, magari con voce suadente e atteggiamento deciso ma gentile, confessando di desiderarle follemente.

La questione è controversa, dicevo. Tuttavia sono molte ad ammettere che la sicurezza, la gentilezza e la determinazione di un uomo sono qualità capaci di far tremare le ginocchia. Probabilmente dunque, non saremo mai in grado di dare una risposta certa a questo quesito; ma in fondo poco importa. Quel che invece conta davvero è sapere che la natura femminile, da questo punto di vista molto più evoluta della nostra, è attratta sessualmente anche dal cervello; e pensandoci è un fatto davvero straordinario, perché se è vero che esibire un fisico scultoreo non è da tutti e di sicuro non è per tutte le età, una mente colta, brillante, aperta, si può sempre costruire. Perciò, in fin dei conti, studiate, viaggiate, lavorate su voi stessi; le vostre interazioni sentimentali miglioreranno. Bisognerebbe spiegarlo ai ragazzini fin dalle superiori; sai che pagelle?
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