IL Summer Festival di Marostica tra musica e rinascita del Nord-Est
IL Summer Festival di Marostica mi ha riportato in Veneto e qui non c'è solo lo zampino della musica
Ci sono le orme dei miei reportage sul Veneto segreto di una decina d'anni fa che mi fecero esploratore del padovano e vicentino, tra la scoperta di una piccola meraviglia come Montagnana e il sentimento che da ospite mi rese viaggiatore adottato dalla famiglia Iseppi-Cerato al Castello di Bevilacqua.
IL Festival di Marostica sta contribuendo come tanti altri eventi musicali locali alla rinascita del Nord-Est, al "Ritorno al Futuro" di un territorio che vuole scrollarsi di dosso l'odioso stereotipo che lo ridurrebbe ad essere prigioniero dell'abbagliante città-stato di Venezia. I concerti a Marostica dell'ex Beatles Ringo Starr (foto di DuePunti Eventi) o dei Simple Minds sono l'ennesima scommessa grazie alla quale non occorre traslocare in una metropoli lontana per godersi un paio d'ore di buona musica.
Si può restare affacciati sulla piazza degli Scacchi della cittadina del vicentino cantando a squarciagola "Yellow Submarine" o "With a Little Help from My Friends", senza rinunciare al tratto distintivo dei festival in provincia: un spritz e un dolce condivisi nei localini in piazza con Flavio e sua moglie da Schio, la spartizione di storie di vita vissuta con le persone conosciute prima e dopo il concerto come Cesare, compagno di classe in Sudafrica del grande songwriter Johnny Clegg.
IL Summer Festival di Marostica è l'ennesima dimostrazione che la musica fa bene al territorio e alla sua comunità perché unisce i sogni di più generazioni senza perdere mai il contatto con le proprie radici.
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