Cronache

Coronavirus, 283 contagiati e 7 morti. Casi in Toscana e Sicilia

 

Roma, 25 feb. (askanews) - Sono 283 le persone contagiate dal coronavirus in Italia, in 7 Regioni e nella Provincia autonoma di Bolzano. Sette i morti. Sono i nuovi dati forniti dalla Protezione civile che ha fatto il punto della situazione con il commissario straordinario per l'emergenza Angelo Borrelli."283 di cui 7 deceduti e una persona guarita, con un incremento di 54 unità rispetto a ieri"212 i contagiati nella sola Lombardia, aumentano però anche i casi in Veneto, Emilia Romagna e si aggiungono altre due regioni. "Toscana, due unità, Sicilia un'unità: è stata trovata positiva una signora che viene dalla Lombardia, sono ancora in corso le ultime verifiche da parte dell'Istituto Superiore di Sanità".A fare il punto sul coronavirus anche Walter Ricciardi, dell'OMS, scelto come consigliere dal ministro della Salute Roberto Speranza, secondo cui il diffondersi del virus in Italia è stato possibile anche perché i primi casi hanno dovuto scontare, in tema di sanità, la "frammentazione regionale che ha affrontato i casi con tempi diversi mentre si è persa l'evidenza scientifica fondamentale". Serve invece unità. "L'Oms dice: i tamponi vanno fatti solo ai soggetti sintomatici e che sono stati in determinate zone e sono sospettati di aver contattato; la Francia ne ha fatti 300, noi 4000, in Gran Bretagna 6000 ma con un protocollo rigoroso, ed è quello che stiamo cercando di ricondurre all'unitarietà che va al di là dei confini regionali; significa che in caso di epidemia ci deve essere una sola linea, quella basata sull'evidenza scientifica, che deve far capo al commissario e al ministero della Salute".Ricciardi ha assicurato inoltre che le misure che il governo prenderà saranno in accordo con l'OMS, l'Ue e gli Stati confinanti e ha aggiunto: "Noi dobbiamo lavorare tutti in questa direzione e anche ridimensionare questo grande allarme che è giusto porre nei giusti termini, non sottovalutarlo: è una malattia che su 100 persone ne consente a 80 circa di guarire spontaneamente, a 15 di avere problemi seri ma che si possono gestire e a 5 di morire, ma i deceduti sapete avevano già gravi condizioni di salute, probabilmente qualsiasi infezione virale sarebbe stata problematica".