Culture

Venezia, Le Stanze della Fotografia inaugurano con Ugo Mulas

 

Venezia, 29 mar. (askanews) - Un nuovo spazio espositivo per la fotografia sull'isola di San Giorgio a Venezia, che inaugura con una mostra poderosa su Ugo Mulas e una storia veneziana affidata al lavoro di Alessandra Chemollo. Le Stanze della Fotografia nascono dalla collaborazione tra Marsilio Arte e la Fondazione Giorgio Cini, di cui Renata Codello è il segretario generale: "È un grande passo verso il futuro - ci ha detto - perché la fotografia contemporanea è tema di riflessione continuo e ha sempre bisogno di chiavi di lettura. Allo stesso tempo le grandi collezioni fotografiche della Fondazione Cini si incontreranno con questi temi valorizzando appieno le potenzialità di studio, scoperta, ricerca e sono per noi molto importanti".Il progetto è la naturale prosecuzione di quanto veniva portato avanti alla Casa dei Tre Oci e si punta a dare spazio ai grandi nomi internazionali, ma anche e soprattutto alla fotografia italiana. Ed è interessante vedere come è stato concepito lo spazio, all'insegna della flessibilità e della mobilità. "Lo spazio è davvero molto importante - ha spiegato Denis Curti, direttore artistico de Le stanze - abbiamo voluto sfruttare le altezze e anche il nome, Le stanze della Fotografia, è proprio perché possiamo ricostruire tutte le stanze che vogliamo con queste pareti che si alzano e si abbassano".Per il debutto si è scelto di puntare su un nome di grande importanza come quello di Ugo Mulas, con la mostra "L'operazione fotografica" che affronta tutti i diversi ambiti dell'opera del fotografo, dalle famosissime immagini degli artisti ai paesaggi, dal reportage agli scatti di moda, fino ad arrivare alla fotografia concettuale. La mostra è curata da Curti, insieme ad Alberto Savadori, direttore dell'Archivio Ugo Mulas: "È un grande viaggio e quindi non parliamo più del fotografo degli artisti, ma è il fotografo totale sostanzialmente".La seconda mostra proposta è dedicata a "Venezia alter mundus", un ritratto della città lagunare vista dall'obbiettivo di Alessandra Chemollo. "Io come fotografa - ha detto - ho sempre pensato che la potenza della fotografia sia la sua capacità di stratificazione di senso, cioè che contenga bellezza, ma come una bellezza stratificata di significato".Il programma espositivo, poi, proseguirà con altri due grandi nomi come quelli di Paolo Pellegrin ed Helmut Newton tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024.