Economia

Integratori: li assumono 30 mln italiani, business da 4 miliardi

 

Milano, 7 giu. (askanews) - Li assumono 30 milioni di italiani e sono un mercato in costante crescita. Parliamo degli integratori alimentari che sempre di più entrano a far parte della routine dei nostri connazionali, a partire dai giovani, a complemento di uno stile di vita attivo e di un'alimentazione equilibrata. Ne abbiamo parlato con Germano Scarpa, presidente di Integratori e salute, associazione parte di Unionfood che rappresenta il comparto in Italia, in occasione della presentazione di un'indagine realizzata dal Future concept lab sul rapporto degli italiani con questi prodotti. Germano Scarpa, presidente di Integratori & Salute: "Nel 2022 il mercato degli integratori in Italia valeva 4 miliardi tenga presente che è ancora in crescita e la crescita media negli ultimi 10 anni è stata del 9,8% è un mercato che, anche a momenti alterni, è sempre cresciuto e non ha avuto involuzioni. Il mercato europeo vale 17 miliardi quindi l'Italia è veramente il protagonista, seconda Germania, Francia e Spagna". Come ha ricordato il presidente anche nell'anno funestato dall'inflazione che ha eroso il potere d'acquisto degli italiani, gli integratori hanno continuato a crescere a volume. Un dato che apre a prospettive di sviluppo ulteriore e che, come emerge dalla ricerca, cela una rinnovata attenzione da parte degli italiani al proprio benessere basata su tre elementi:"È una triade che è costituita dalla salute che supera il 60% dell'adesione, ma questo non è una novità, la seconda è quella dell'ambiente la grande novità e la terza è l'alimentazione - ci ha detto Francesco Morace, sociologo e presidente Future concept lab - Quindi salute, ambiente e alimentazione creano una triade virtuosa che gli italiani cercano di metabolizzare nella loro vita quotidiana e gli integratori diventano dei facilitatori di questa triade del benessere". Dallo studio del Future concept lab emerge come, nell'ultimo anno, oltre il 73% degli italiani li abbia assunti almeno una volta, e tra questi ci sono soprattutto adulti tra i 35 e i 54 anni con una leggera prevalenza femminile. Nel momento in cui scelgono di comprarli, il medico (48,4%), e subito dopo il farmacista (36,3%) sono i primi a essere consultati, privilegiando, nel 70% dei casi, la farmacia o la parafarmacia come luogo di acquisto. Ma quali sono le ragioni per cui si integra la propria alimentazione con questi prodotti specifici?"Il primo elemento che supera il 30% delle adesioni è l'attenzione al sistema immunitario - ha spiegato Morace - E' chiaro che la pandemia ha portato una grande quantità di persone a considerare con grande attenzione il sistema immunitario, poi c'è la tonicità, il sonno e la memoria". Un'idea che si basa anche sulla fiducia nella ricerca scientifica: il 60% ritiene che riuscirà a sviluppare ritrovati per vivere a lungo in salute e questa % è trainata dai giovani che hanno una visione pragmatica anche nelle scelte che attengono al proprio benessere. E questo, come sembra confermare l'indagine, riflette una certa consapevolezza sul ruolo degli integratori che non sono farmaci e in quanto tali non curano malattie ma sono un supporto per mantenerci chi in salute è già. Non a caso tra le priorità del comparto, oltre alle aggregazioni, c'è la necessità di continuare a innovare:"Uno dei grandi successi di questo settore è stata l'alta capacità di innovare - ha sottolineato Scarpa - diciamo però che oggi in Europa l'innovazione è un po' frenata da regole che andrebbero riviste proprio alla luce del fatto che noi parliamo di nutrienti e di effetto metabolico e non di sostanze attive e di effetto farmacologico". Una distinzione col mondo dei farmaci che è indispensabile anche per un corretto utilizzo da parte dei consumatori.