Bologna, 27 set. (askanews) - La scelta dei materiali è sempre più importante per la creazione di edifici sostenibili. Due aziende leader nel settore hanno deciso di unire le forze per dare un contributo concreto alla salute del pianeta proponendo il primo sistema di pavimentazione 100% carbon neutral, scegliendo un procedimento di posa composto dalle piastrelle ultrasottili in ceramica prodotte da Panariagroup e gli adesivi e le fughe di Mapei. L'accordo è stato ufficializzato al Cersaie di Bologna dove è stato presentato il progetto di riqualificazione della "Residenza 9 Torri" un complesso di 20mila mq per 27 metri d'altezza in Corso Lodi a Milano."Dopo aver lavorato, entrambe le aziende, ognuno per la sua parte, a ridurre tutto quello che era possibile ridurre facendo scelte sui materiali, sulle materie prime e sugli imballi abbiamo deciso che per non sacrificare la qualità si poteva ancora compensare la quota di emissioni di CO2 fondamentalmente dovute alle materie prime o a quella parte che non era possibile ridurre".Il settore dell'edilizia oggi è responsabile del 36% dell'intero consumo energetico globale e del 37% di tutte le emissioni di CO2 legate all'energia. Bisogna quindi costruire edifici più efficienti dal punto di vista energetico e adeguare il patrimonio immobiliare già esistente, senza abbassare la qualità."E' importante parlare di questo perché la qualità è importante. Se tu riduci la qualità ovviamente apri altri scenari, magari anche più efficienti. Ma mancanza di qualità vuol dire mancanza di durabilità e questo non è accettabile in un'ottica di sostenibilità nel futuro" spiega Marco Squinzi, amministratore delegato Mapei.Le imprese della ceramica sono tra le più energivore. Per questo Mapei ha avviato da oltre dieci anni un piano per lo studio di nuovi materiali sostenibili e ha introdotto quest'anno un'intera linea di prodotti a emissioni di CO2 completamente compensate per l'intero ciclo di vita. Panariagroup, attraverso un piano di ricerca e innovazione di oltre 31 milioni di euro solo nel 2022, ha potuto ottenere risultati significativi sia nella riduzione dei consumi che delle emissioni."Un prodotto industriale non può avere zero emissioni. Noi abbiamo lavorato sulla riduzione massima delle emissioni attraverso lo spessore molto sottile e una rivoluzione di tutto il ciclo di produzione" dice Emilio Mussini, presidente PanariagroupDopo aver minimizzato le emissioni generate dai propri processi produttivi, il gruppo che ha il quartier generale nel modenese ha deciso di ridurre ulteriormente il proprio impatto ambientale investendo in crediti di carbonio legati a progetti che contribuiscono a rendere il mondo più sostenibile. Ancora Mussini: "Oltre ad aver certificato nel bilancio di sostenibilità le nostre performance ci siamo impegnati ad andare a ridurre le emissioni quel tanto che basta in altri progetti, in altri sistemi e in altri paesi. Se noi per esempio emettiamo un fattore 10 devo fare sì che in un altro posto, attraverso i nostri contributi, si riduca di 10".Un invito rivolto a tutta la filiera a partecipare attivamente, ciascuno nel proprio ambito, alla transizione ecologica per costruire insieme in modo responsabile, sensibilizzando gli stakeholder di riferimento, verso scelte più etiche e coscienziose.