Politica

Istrionico Sisto canta "Angie" per salvare Merkel dalla condanna

 

Roma, 1 feb. (askanews) - "Angie, hai dato tutto al tuo Paese. Angie per te non ci sono mai pretese. Passi piccoli tu fai e traguardi raggiungerai, figli tuoi tentennamenti. Il potere lo sai bene, vuole tanta riflessione, poi però la decisione": così canta l'onorevole Francesco Paolo Sisto, avvocato penalista e vice ministro della Giustizia, il testo della canzone dei Rolling Stones da lui stesso modificato per difendere l'ex cancelliera Angela Merkel, processata per la sua Ostpolitik nel provocatorio format di Elisa Greco - "La Storia a processo! Colpevole o Innocente?" martedì 31 gennaio al Teatro Parioli a Roma."Angie, con le sanzioni l'hai colpito. Al G8 l'hai ristretto, l'hai ridotto al G7, lui a Mosca è restato. Il bastone e la carota per proteggere l'Europa, e lasciare là Pechino. Angie, ti sento qui, mi sei vicino", canta ancora, riferendosi a Putin, mentre l'"imputata" Merkel, interpretata dalla giornalista Tonia Mastrobuoni, corrispondente da Berlino per La Repubblica, nonché autrice del recente libro "L'Inattesa. Una biografia politica di Angela Merkel", gli regge il foglio con il testo della canzone."Angie, ascolta, io chiedo che tu sia assolta", ha concluso tra gli applausi del pubblico del Parioli, tra cui sono stati avvistati il giornalista Maurizio Caprara, Maria Laura Rodotà, l'attrice Giovanna Ralli, la statistisca Linda Laura Sabbadini, e David Parenzo con famiglia, vista la partecipazione della moglie Nathania Zevi nel ruolo di una brillante testimone della difesa.Nel cast del format, che con il "processo a Merkel" ha aperto ufficialmente l'edizione romana della stagione 22-23, anche Michele Valensise, già Ambasciatore d'Italia in Germania e Presidente del Centro italo-tedesco per il dialogo europeo Villa Vigoni, nei panni di Presidente della Corte, il magistrato Fabrizio Gandini, giudice del Tribunale di Roma nel ruolo di pm e Nathalie Tocci, politologa, editorialista e direttrice dell'Istituto Affari internazionali di Roma come testimone dell'accusa.