Politica

Quirinale, terza fumata nera. Draghi e Mattarella bis in corsa

 

Roma, 26 gen. (askanews) - "Non essendo stato raggiunto il quorum occorre procedere a una quarta votazione"Terza fumata nera, a Montecitorio, per l'elezione del nuovo capo dello Stato. Niente di fatto e tutto rimandato al quarto scrutinio, quando il quorum dalla maggioranza dei due terzi si abbassa alla maggioranza del 50%. Ma la giornata offre alcune indicazioni importanti. La prima è che la "rosa" proposta dal centrodestra non è mai stata realmente sul tavolo, al di là delle assicurazioni. E anzi nellacoalizione qualche problema c'è, se Lega e Forza Italia si sono ufficialmente orientati verso la scheda bianca mentre Giorgia Meloni ha lanciato in campo Guido Crosetto, che ha raccolto 114voti, ben oltre il perimetro del partito.La seconda indicazione è che la "candidatura" della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, mai ufficialmente posta, è già bruciata. "Proporre la candidatura della secondacarica dello Stato, insieme all'opposizione, contro i propri alleati di governo sarebbe un'operazione mai vista nella storia del Quirinale", twitta il segretario del Pd Enrico Letta.Renzi, non è un mistero, sta tenendo coperta la carta di Pierferdinando Casini: è il nome su cui continua a puntare, perchè lo ritiene autorevole e in grado di mettere d'accordodestra e sinistra.Se anche Casini fosse destinato a essere "bruciato", salvo sorprese dell'ultim'ora, i nomi che al momento restano sono quelli da cui tutti i "giochi" erano partiti: Mario Draghi e il bis di Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica ha fatto sapere più volte che non sarebbe disponibile a restare, ma i parlamentari non si arrendono. Oggi dalle urne per lui sono usciti 125 consensi (pare provenienti per lo più da M5s, Alternativa e sinistra Pd), cosa che riaccende le speranze dei suoi "fan". Per quanto riguarda Draghi, resta in attesa, sapendo che alla fine i partiti potrebbero, volenti o nolenti, convergere sul suo nome.