Roma, (askanews) - Un viaggio nel Kosovo che parte dal passato e arriva ad oggi e il racconto dell'impegno dell'Esercito Italiano in questo "stato a metà" nel cuore dei Balcani, tra conflitti etnici e la ricerca di un domani possibile. E' il docufilm "Nella terra dei merli - Kosovo tra passato e futuro", diretto da Andrea Bettinetti, una produzione Good Day Films in collaborazione con Sky Cinema, in onda in prima visione assoluta il 20 aprile alle 21 su Sky Cinema Cult HD e Sky TG24.Realizzato con il supporto dello Stato Maggiore della Difesa e dello Stato Maggiore dell'Esercito, racconta l'impegno in Kosovo della missione italiana della Kosovo Force, la forza militare Nato responsabile del mantenimento della sicurezza e del ristabilimento della pace dopo la fine delle ostilità nel '99, e arriva dopo altri due prodotti televisivi, "Reduci" e "Lungo la Blue Line", rispettivamente su Afghanistan e Libano.Andrea Scrosati, executive vice president programming Sky Italia:"Ci sono storie che raccontiamo perché è giusto raccontarle, come questa: siamo orgogliosi che questo sia il terzo film di una serie che racconta l'impegno e anche le storie personali dei nostri soldati all'estero che credo siano un patrimonio da valorizzare sempre di più anche per dare un ulteriore motivo d'orgoglio al Paese".Si mostrano i soldati italiani impegnati ogni giorno a garantire la sicurezza delle popolazioni serba e albanese, in una situazione sospesa, dove si percepisce vivo, ancora, il conflitto etnico, e ci sono molte testimonianze, dal comandante della Kosovo Force, il generale Guglielmo Luigi Miglietta a studenti e giornalisti.Il regista: "Abbiamo decido di strutturarlo come un viaggio sul territorio, in modo da passare da una parte all'altra del Kosovo e intercettare delle persone che in qualche modo dessero un ritratto un poì generale della società".Mostrando il cammino fatto dal Paese, si prova a immaginarne un futuro. Il Generale Miglietta: "Sedici anni non sono sufficienti per sanare le ferite degli anni di guerra, quindi ritengo che la presenza della comunità internazionale è indispensabile per garantire il futuro del Kosovo".