"La curva rallenta, ma serve il vaccino.Allentare le misure sarebbe un errore"
Domenico Arcuri usa parole incoraggianti durante la conferenza stampa. "Il virus? Non è sconfitto ma ora sappiamo contro chi combattere"
Nel corso della convenzionale conferenza stampa per fare il punto sulle attività per il contrasto e il contenimento dell’epidemia, Domenico Arcuri, Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 ha pronunciato parole incoraggianti: “La curva dei contagi si sta finalmente raffreddando se non congelando. All'inizio parlavamo di un nemico forte e sconosciuto, oggi il virus è ancora forte, ma non più sconosciuto.”.
Parlando dei dati che si sono registrati e delle terapie intensive, Arcuri ha sottolineato come “per il terzo giorno consecutivo abbiamo una buona notizia: il numero dei ricoverati è inferiore rispetto a ieri. E' il terzo giorno che i ricoverati decrescono. Significa che le persone che guariscono sono di più di quelle che si ammalano e che la pressione sui reparti ospedalieri comincia seppur lentamente ad affievolirsi. Per la prima volta anche in terapia intensiva diminuiscono i ricoveri: è un segno di speranza e anche di testimonianza che la molteplicità progressiva di misure messe in campo dal governo sta iniziando a produrre i primi effetti".
"Non siamo ancora in grado di sconfiggerlo, per fare questo servirà il vaccino”. Il tema della vaccinazione viene toccato durante conferenza stampae presentato come " il momento definitivo per girare questa triste pagina". Nonostante secondo Arcuri "è lontana da noi la conclusione di questa emergenza ma tutto cio che è intorno a noi ci offre qualche conforto e ci fa preparare a cogliere qualche speranza"- ma continua- Il virus è ancora tra noi, siamo lungi dal pensare di poter abbassare la guardia.Le misure stanno producendo effetti, abbiamo compreso le sue dinamiche, ma non l'abbiamo ancora sconfitto". Per il vaccino alavoro su "due modelli per la somministrazione e la conservazione uno 'freezer' per il vaccino Pfizer, e l'altro 'cold' per gli altri vaccini con caratteristiche differenti"
Sul tema del Natale, molto caro all’opinione pubblica, Arcuri precisa che “il miglior regalo è tenere alta la guardia e il livello di responsabilità” anche perché “i dati ci confortano e ci danno fiducia, ci dimostrano che siamo sulla buona strada”.
Sulla delicata questione delle Regioni e i Covid Hospital, con le polemiche annesse per una mancata organizzazione, Arcuri mette in chiaro come “Nessuna Regione ci ha manifestato l'esigenza di rafforzare la rete dei Covid hotel o hanno già provveduto da sé oppure non ritengono necessario un ulteriore apporto".
Il tema della scuola è per il governo "motivo di dolore", il commissario precisa come "Oggi prendiamo atto che le misure stanno portando i risultati auspicati, nelle prossime settimane ci sarà tempo di discutere su una riapertura ma sapendo sempre che vogliamo evitare un'ulteriore recrudescenza".
Sull'App Immuni, precisa che "ha accresciuto fino a oltre 10 milioni il numero di download ma non ha, per ora, sortito i risultati, in termini di discovery dei contagiati, che ci si poteva aspettare"- e continua-"Penso che la App - ha proseguito - sia uno strumento molto importante. Ma perché sia efficace c'è bisogno di un rapporto di mutua collaborazione tra App e chi la scarica. Il messaggio che abbiamo veicolato non è stato sufficientemente potente perché questo accadesse. Non sono sicurissimo - ha sostenuto - che ai download corrisponda un uguale numero del corretto funzionamento dell'App"
Commenti