Coronavirus
"Draghi, rischio ragionato funziona ma 4.5 mln di fragili non hanno vaccino"

Il presidente della Fondazione Gimbe commenta i dati emersi dal report riguardante la settimana 12-18 maggio
Covid, Gimbe: le parole di Cartabellotta sul report settimanale
"Ad oggi la strategia del "rischio ragionato" sembra funzionare: agli effetti delle restrizioni stanno gradualmente subentrando quelli dei vaccini, "assorbendo" l'impatto delle riaperture graduali sulla curva epidemiologica. Tuttavia, in questa fase della campagna vaccinale non bisogna limitarsi a rincorrere i numeri con l'obiettivo primario di non lasciare "dosi in frigo", ma è prioritario vaccinare rapidamente il maggior numero possibile di over 60 e fragili".
Sono queste le parole di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, commentando i dati che emergono dal monitoraggio indipendente del Covid-19 riferito all'ultima settimana. "Solo questa strategia - chiarisce Cartabellotta - potrà minimizzare l'impatto ospedaliero della ripresa della circolazione del virus, visto che il testing & tracing, già abbandonato da tempo, viene di fatto anche "scoraggiato" dal nuovo sistema per assegnare i colori alle Regioni. Un sistema fortemente condizionato dall'incidenza dei casi che, senza definire alcuna soglia minima di testing, ripropone quanto già visto nella primavera 2020: ovvero, meno tamponi, meno casi".
Vaccini, Cartabellotta: "Non possiamo affidarci solo a prenotazione volontaria"
"Oltre 4,5 milioni di persone ad elevato rischio di ospedalizzazione e morte, sono ancora senza alcuna protezione vaccinale, riducendo la sicurezza delle riaperture, seppur graduali". Continua Cartabellotta, commentando il report relativo alla settimana 12-18 maggio. Il calcolo rilevato dal presidente Gimbe è il risultato dei ritardi delle immunizzazione nelle fasce d'età over 60: "L'8,7% degli over 80 (383.473) non ha ricevuto neppure una dose, la percentuale sale al 21,4% nella fascia 70-79 (1.277.134) e al 38,6% per quella 60-69 anni (2.845.236)", riporta il monitoraggio.
"Seguendo i trend delle coperture vaccinali - spiega Renata Gili, responsabile ricerca sui Servizi sanitari della Fondazione Gimbe - se per gli over 80 la frenata è iniziata quando le percentuali avevano superato l'80%, per la fascia 70-79 anni i segnali di rallentamento sono più precoci e per quella 60-69 le coperture salgono più lentamente". Secondo la Fondazione Gimbe, "questo dimostra che una vaccinazione di massa non può affidarsi solo alla prenotazione volontaria, ma deve essere integrata con altre strategie: dalla chiamata attiva al colloquio individuale per superare l'esitazione vaccinale; da campagne d'informazione con il coinvolgimento di influencer alla cosiddetta 'spinta gentile'".