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Coronavirus
Covid, in Alto Adige meno restrizioni: aperti ristoranti, teatri, piste da sci
(fonte Lapresse)

Il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha dichiarato che “recepiremo gran parte del nuovo Dpcm nazionale con alcuni adattamenti alla realtà locale in virtù dei margini di manovra che ci sono concessi dalla nostra autonomia e dalla legge provinciale sulla fase 2 dello scorso maggio”. Ovvero: i bar chiuderanno alle 20, i ristoranti alle 22, il 50% degli studenti delle scuole superiori userà la didattica a distanza e teatri, cinema e sale da concerto resteranno aperti e funzionanti ma con un massimo di 200 spettatori.

“Il numero delle persone positive al Covid-19 sta rapidamente aumentando in tutta Europa, in tutta Italia e in tutto l’Alto Adige. Dobbiamo intervenire subito con misure più incisive per fermare la catena dei contagi e ridurre la pressione su ospedali e strutture sanitarie, cercando comunque di salvaguardare il più possibile scuole e attività economiche”.

L’ordinanza sarà valida fino al 24 novembre. Al momento in Alto Adige ci sono stati complessivamente 6755 casi, 3501 attualmente positivi, con 2955 guariti, 299 deceduti, a fronte di 114.559 tamponi effettuati.

Alto Adige, l’ordinanza

Dalle 18, ora in cui scatta la chiusura dei bar e dei ristoranti in tutto il resto d’Italia, come riporta il Corriere della Sera, la somministrazione di cibi e bevande potrà avvenire solamente al tavolo, con posti assegnati e un massimo di 4 persone per tavolo, eccezion fatta per i familiari conviventi. Vi sarà, inoltre, il divieto tassativo di consumazione in piedi, sia nei pressi dei locali, sia sul suolo pubblico. I trasporti pubblici potranno viaggiare con capienza massima dell’80%.

Resta l’obbligo di mascherina. La chiusura dei centri commerciali partirà dal sabato, con l’eccezione degli esercizi commerciali interni che vendono generi alimentari. La domenica, invece, chiusura per tutti, tranne che per le farmacie di turno. Gli eventi sportivi dovranno svolgersi a porte chiuse e solo per i campionati professionistici e quelli dilettantistici di carattere nazionale ed internazionale. Consentite anche le castagnate nei locali chiusi di ristori di campagna e taverne, ma con massimo 1 persona ogni 4 metri quadrati.

Nell’articolo 46 dell’ordinanza provinciale si legge: “Gli impianti nei comprensori sciistici possono essere utilizzati da parte di atleti professionisti e non professionisti. I predetti impianti sono aperti agli sciatori amatoriali, subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome o, nelle more dell’adozione delle stesse, nel rispetto delle linee guida provinciali, avendo cura di evitare ogni forma di assembramento”.

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