Coronavirus
Covid, in Danimarca verranno esumati 4 mln di visoni. Allarme inquinamento

L'Europa fa i conti con la variante inglese del Covid-19, mentre la Danimarca (ancora) con i visoni. Verranno esumati 4 mln di animali, si teme per l'ambiente
Covid, in Danimarca verranno esumati 4 milioni di visoni
I 4 milioni di visoni abbattuti nelle scorse settimane a causa della mutazione da Covid-19, trovata all'interno degli allevamenti, verrano esumati e cremati. La causa sarebbe il rilevamento di un grosso rischio ambientale per suolo e acque. Dopo che alcuni degli animali sepolti in fosse comuni in un’area militare nell’ovest del paese, si apprende da GreenMe, "sono riemersi a causa dei gas di azoto e fosforo prodotti dalla loro decomposizione, ora la Danimarca ha deciso di riesumare milioni di visoni volontariamente con lo scopo di prevenire l’inquinamento che potrebbero generare". E continua: "Le autorità hanno affermato che non vi sarebbe alcun rischio che le fosse comuni diffondano il nuovo coronavirus, ma ora circa 4 milioni di visoni verranno dunque dissotterrati e poi inceneriti e smaltiti al pari di un rifiuto aziendale. Tutto questo, però, "avverrà solo a maggio, passati 6 mesi dal momento in cui sono stati interrati, un periodo ritenuto sufficiente a garantire che le carcasse risultino libere dal virus e dunque sicure da maneggiare".
Covid, il rischio ambientale
Quando era scattato l'allarme della scoperta della mutazione, le autorità non erano state in grado di incenerire contemporanementeo un numero così elevato di animali morti. Così si era deciso di "seppellire i visoni in fosse comuni poco profonde in un’area di addestramento militare nello Jutland occidentale". La formazione di gas, che li avrebbe riportati in superficie, non era stata considerata. Secondo una radio locale, Radio 4, si apprende da GreenMe, "la decomposizione potrebbe aver contaminato le acque sotterranee”. La stessa radio aveva reso noto che: "Uno studio dell’agenzia per la protezione ambientale aveva concluso che le acque sotterranee nell’area potrebbero essere già state inquinate e hanno esortato le autorità ad agire rapidamente".