Covid, italiani innamorati del vaccino: 8 su 10 cercano maggiori informazioni
Circa 8 italiani su 10 cercano maggiori informazioni sui vaccini. E' quanto emerge da "Termometro Influenza", l'indagine condotta da SWG con il supporto di Seqirus, nata proprio con l'obiettivo di fare chiarezza e promuovere le campagne di immunizzazione. Oggi gli italiani stanno rivalutando positivamente il valore della vaccinazione, con un trend in netta crescita tra coloro che la ritengono fondamentale per la salute, e si affidano sempre di piu' agli esperti. Dalla ricerca e' emerso inoltre che il medico di medicina generale e' in prima linea nelle scelte di prevenzione, seguito dal farmacista. Ma c'e' un altro fattore da non sottovalutare: le persone puntano sempre di piu', dopo il trend positivo registrato lo scorso inverno, sulla vaccinazione per l'influenza. Ma chiedono al contempo che il vaccino proposto sia "ad personam", ovvero mirato sulle caratteristiche del soggetto, tenendo d'occhio anche l'eta' ed eventuali stati di difficolta' del sistema immunitario. Cresciuta dunque la propensione a proteggersi nei confronti dell'influenza stagionale nel periodo della pandemia da Covid-19.
Inoltre, sul piano delle informazioni, la prima fonte rimane il medico di medicina generale, mentre si riduce l'interesse a seguire quanto proposto sul web. In particolare, il medico appare come una guida per l'89% delle persone. Seguono, per l'83%, le istituzioni sanitarie e per l'81% il farmacista. Soltanto il 24% delle persone, invece, si fiderebbe di informazioni provenienti dai social network. "I nostri dati, sia di maggio 2020 che di maggio 2021, ci dicono che su questi temi la valutazione dell'efficacia e la fiducia delle informazioni passa soprattutto dai canali ufficiali", ha detto Grassi, che ha spiegato, tra l'altro, che l'indagine e' stata condotta su un campione di 2523 cittadini maggiorenni. L'82% degli intervistati considera fondamentale avere piu' informazioni sui vaccini, al 72% farebbe piacere ricevere un vaccino antinfluenzale personalizzato e il 59% e' cosciente che esistono diversi tipi di vaccini per l'influenza. "L'atteggiamento positivo verso la vaccinazione antinfluenzale persiste o e' addirittura aumentato", ha sottolineato Alexander Domnich, U.O. Igiene, Ospedale Policlinico San Martino IRCCS di Genova. "Sicuramente possiamo dire - ha aggiunto - che la pandemia ha avuto il suo impatto". Si registra, quindi, un aumento della propensione a proteggersi anche dai virus influenzali, oltre che nei confronti di Sars-CoV-2. Secondo l'indagine, il 69% delle persone si dice disposto alla co-somministrazione dei due vaccini, preferibilmente a novembre (37%) e ad ottobre (30%).
Nel corso dell'incontro e' stato anche presentato il progetto di "Termometro Influenza", un osservatorio che analizzera' nel corso dei mesi l'evoluzione e il cambiamento delle percezioni dei cittadini nei confronti della vaccinazione e piu' in generale del loro stato di salute. Gli obiettivi sono analizzare il rapporto tra gli italiani e la vaccinazione stagionale, fare chiarezza e promuovere campagne di immunizzazione. "L'idea e' nata poco piu' di un anno fa", ha spiegato Maura Cambiaggi, general manager Seqirus Italia. "I primi risultati che sono venuti fuori - ha affermato - sono stati cosi' interessanti e sorprendenti che quando li abbiamo presentati ai nostri partner di sanita' pubblica, ai nostri esperti, ne sono rimasti cosi' entusiasti che ne e' scaturita una pubblicazione scientifica. Dopo ci siamo chiesti - ha aggiunto - perche' non continuare a seguire lo stesso percorso" per "capire come la percezione verso la vaccinazione cambia nel tempo". "Siamo a disposizione della sanita' pubblica - ha concluso - e vogliamo supportarla in tutti i modi, anche mettendo a disposizione queste interessanti informazioni".
Commenti