Coronavirus
"Covid, coi vaccini più esposti a varianti. Il nemico? Il sistema immunitario"
Terapie domiciliari, Andrea Stramezzi tra i primi a effettuarle. Ad Affaritaliani le previsioni sulla quarta ondata con il progredire della campagna vaccinale
Il nemico diventa il sistema immunitario
Il problema secondo Stramezzi non sarebbe tanto l’infezione da SARS-CoV-2 con i suoi danni a livello dei tessuti, cerebrale, polmonare, pericardico, ect, che “non sono mortali. Ciò che è letale diventa la reazione del sistema immunitario. Il nostro nemico diventa l’anticorpo che si forma in pochissimo tempo e porta a una reazione anomala ed eccessiva del sistema immunitario nel giro di tre giorni. Ho anche pazienti giovanissimi, l’ultima aveva 13 anni. Hanno detto ai giovani che erano immuni? Purtroppo non dipende dall’età ma dalla predisposizione genetica. Una cosa è certa: più aumentano i vaccinati e le persone con in corpo la memoria anticorpale passata, più si correrà il rischio di reazioni avverse precoci”.
L’opinione dell’infettivologo del Policlinico Tor Vergata
Anche Massimo Andreoni, direttore Uoc policlinico Tor Vergata, qualche giorno fa su Repubblic aveva espresso lo stesso timore: “se il coronavirus circola in maniera sostenuta fra i vaccinati, che stanno sviluppando la risposta immunitaria, questo può facilitare l'emergere di ceppi virali resistenti agli anticorpi generati da vaccino. In altre parole potrebbe accadere che nuove mutazioni prodotte in maniera spontanea e casuale che normalmente in gruppi di persone non vaccinate non prenderebbero piede, potrebbero invece divenire prevalenti”.