Coronavirus

Covid: ricoveri ancora in aumento. Bassetti: "Mai più mascherine a scuola"

"Se il governo deciderà questa cosa, guiderò i cortei di protesta", dice l'infettivologo

Bassetti: "Se torneranno le mascherine a scuola, guiderò i cortei di protesta"



"Se in autunno il Governo decidesse di imporre di nuovo le mascherine a scuola, e temo che lo faccia, mi metterei alla guida dei cortei di protesta". Perché "dinanzi a una enormità del genere, se il Governo non fosse caduto, meriterebbe di cadere". Lo ha detto Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ordinario di Malattie infettive all'università del capoluogo ligure, intervistato da Bruno Vespa nel ciclo 'A cena con...', della Masseria Li Reni di Manduria (Taranto), dove l'infettivologo ha presentato il suo libro 'Il mondo è dei microbi' (Piemme).

Intanto, però, i ricoveri continuano ad aumentare. In una settimana, dal 12 al 19 luglio, negli ospedali aderenti alla rete sentinella di Fiaso il numero dei pazienti è cresciuto del 17,1%. L’incremento è il più basso delle ultime tre settimane: nella rilevazione del 12 luglio c’era stato un balzo del 35% e in quella del 5 luglio era stato registrato un aumento del 19%.

Dall’analisi settimanale emerge come a influire sul dato complessivo delle ospedalizzazioni siano i ricoveri nei reparti Covid ordinari che pesano esattamente del 17,2% mentre le terapie intensive, dove i numeri sono bassi, registrano una lieve oscillazione in su di soli 6 pazienti. I numeri, dunque, soprattutto la bassa percentuale di occupazione delle rianimazioni, confermano ancora come la nuova variante di omicron abbia un elevato tasso di contagiosità ma sintomi più lievi grazie ai vaccini.

A segnare un aumento significativo sono i pazienti Con Covid, trovati incidentalmente positivi al tampone pre-ricovero ma arrivati in ospedale per curare altre patologie: negli ospedali sentinella sono tornati a essere la maggioranza (58%) dei ricoveri Covid mentre i pazienti Per Covid ovvero coloro che hanno sindromi respiratorie e polmonare rappresentano il 42% dei ricoverati.

Complessivamente (sia nei reparti ordinari, sia nelle terapie intensive) la quota di no vax in ospedale è del 21%; mentre tra i vaccinati il 62,5% ha ricevuto l’ultima dose ormai da oltre 6 mesi. La percentuale di vaccinati oltre i 6 mesi sale all’85% se si considerano i pazienti ricoverati Per Covid in terapia intensiva.

“La salita brusca e rapida dei ricoveri a cui abbiamo assistito nelle scorse settimane sta flettendo e questo rappresenta sicuramente un buon segnale. Negli ospedali ormai arrivano sempre più pazienti di età media elevata, circa 70 anni, e l’identikit tracciato attraverso l’analisi Fiaso ci dice che 2 su 10 non sono vaccinati mentre tra i vaccinati 2 su 3 hanno ricevuto la somministrazione dell’ultima dose da più di sei mesi e hanno dunque un titolo anticorpale più basso: questi numeri testimoniano ancora di più l’urgenza di provvedere alla somministrazione della quarta dose booster per gli over 60” commenta il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore.