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Coronavirus
Covid vaccini, attenzione alle somministrazioni: ecco gli errori più diffusi
(fonte  pixerpay)

Un altro caso, diventato notizia internazionale, è stata a dicembre quando ad un farmacista israeliano sono state somministrate ben cinque dosi del vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech, tutte in una volta. L’uomo non ha accusato problemi o fastidi. E’ stata aperta un’indagine dal ministero della Salute israeliano.

Una corretta somministrazione dei vaccini è necessaria, spiegano dal CDC, per garantire l'efficacia, ottenere una protezione ottimale indotta, evitare implicazioni sulla sicurezza e rassicurare i cittadini, aumentando la fiducia nel programma di vaccinazione di massa Covid-19.

Nel dicembre 2020, la Food and Drug Administration statunitense, l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, dipendente dal Dipartimento della salute, ha approvato le autorizzazioni per l'uso in emergenza (EUA) dei vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna COVID-19 sugli americani. L'uso in emergenza indica che l’ente di regolamentazione valuta, non essendoci i tempi tecnici per tutte le verifiche necessarie alla piena approvazione, la situazione in corso e il rapporto rischi-benefici nell’uso del farmaco sulle persone, date le prove scientifiche portate a dimostrazione dell’efficacia, le esigenze mediche di cura dei pazienti non soddisfatte e i possibili rischi sulle persone. Come sappiamo i vaccini sono stati approvati e l’uso in emergenza è partito dal 14 dicembre 2020. Ora i Centers for Disease Control and Prevention degli Usa segnalano le seguenti criticità nella somministrazione. Fino al 20 marzo 2021, negli Stati Uniti sono state inoculate 120 milioni di dosi.

Nel 35,2% dei casi segnalati c’è stata la somministrazione di una dose inferiore a quella autorizzata. Il problema tipico rilevato è che l'ago si scollegava dalla siringa, con conseguente fuoriuscita di vaccino, mettendo così a rischio l’efficacia del siero.

Un altro tipo di errore include la somministrazione a persone di età inferiore a quella autorizzata (nel 18,5% dei casi segnalati). Come sappiamo, anche in relazione ai tipi di test fatti durante le sperimentazioni (su persone con età diverse e con possibili patologie e problematiche) a seconda del vaccino si consiglia l’inoculazione ad alcune fasce di età invece che ad altre. Ma l’errore in oggetto è la somministrazione a persone di età inferiore ai 16 anni del vaccino Pfizer-BioNTech o inferiore a 18 anni del vaccino Moderna.

Altro fallo è la somministrazione del siero per una via diversa da quella intramuscolare (IM), con la somministrazione in un sito anatomico errato, sottocutanea nel 12,3% dei casi segnalati o addirittura nei glutei nel 10,2%.

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