Covid, Italia tutta arancione: l'ipotesi dal 25 febbraio
Zona arancione in tutta Italia per contrastare le varianti Covid e arginare i contagi. E' l'potesi che i governatori delle regioni potrebbero discutere e trasformare in proposta da sottoporre al neo governo Draghi a breve. Anche perchè il 25 febbraio, data cruciale che segna la scadenza del divieto di spostamento tra le regioni, si avvicina. E se da una parte la proroga del divieto sembra scontata, dall'altra i governatori spingono per ridefinire la forma da adottare per varare le misure anti- Covid. Il sistema a "colori" (rosso, arancione, giallo e bianco) sembra ormai in direttura d'arrivo, come sottolineato ieri dal presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini: "Quando si richiama il lockdown viene in mente qualcosa che non è percorribile, il lockdown che ci fu lo scorso anno teneva chiuso tutto nel Paese. Io mi interrogo solo se questo tema delle fasce colorate, alla luce delle varianti che stanno cominciando a circolare e a far peggiorare, quasi in tutto il territorio nazionale, i parametri, non abbia qualche pecca".
Superare lo schema a colori e varare un nuovo piano appare sempre più necessario, anche di fronte al proliferare delle varianti, ritenute più contagiose. Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, ha affermato: "Ci aspettiamo un aumento dei casi covid dovuto alla variante inglese", aggiungendo "la variante è molto diffusa soprattutto sulla costa adriatica e ha una maggiore trasmissibilità rispetto ai ceppi circolanti superiore al 45% e allo stesso tempo, questa è la buona notizia, non riduce l'efficacia del vaccino. La variante brasiliana è diffusa in Umbria, soprattutto a Perugia e in alcune zone della Toscana con casi sporadici in altre parte del Paese".
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