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Coronavirus
L’ex primario Giovanardi: “Libertà di scelta. Preferisco curarmi a vaccinarmi”

Lei sostiene che il cittadino deve essere libero di valutare se vaccinarsi e che personalmente sconsiglia alle persone sane sia la prima dose che il richiamo del vaccino? Ci può spiegare perché?

Semplicissimo, sono le domande che mi faccio da tecnico con quarant'anni di ospedale alle spalle e che si fa ogni singolo cittadino. Per esempio, c’è il problema dei figli. L’istituto Koch in Germania sconsiglia di vaccinare sotto i 16 anni perché è un salto nel buio. La Germania non vaccina sotto i 16 anni. In Italia invece vacciniamo. Allora mi chiedo: cosa ne pensate voi esperti? Vale la pena discutere della questione? O chi ne discute è un NoVax?

Ma lei che cosa consiglia ai pazienti?

A tutti i miei pazienti fragili che hanno deciso di vaccinarsi ho detto: fate benissimo. Chi ha pluripatologie fa benissimo ma che senso ha per una persona di 20, 30 anni sana che può avere degli effetti collaterali da questo farmaco nuovo che si sapranno solo in futuro e che nessuno attualmente conosce perché è la prima volta che si usa? Poi ci sono anche effetti immediati come per qualcuno, poveretto, che c'ha lasciato le penne. Faccio notare che noi, in Italia, abbiamo la vigilanza solo passiva. In sintesi per le persone sane sconsiglio ora sia il vaccino che il richiamo, controllerei invece gli anticorpi, e aspetterei settembre per capirne qualcosa di più. Comunque io mi comporterò così' e valuterò nel caso di vaccinarmi

Chiaro, lei è molto netto ma i suoi colleghi dicono cose diverse...

Chi mette in dubbio la vaccinazione o vuole discuterne è come se durante la guerra sabotasse lo sforzo bellico. Se ne può parlare? E’ logico quello facciamo o no? Dopo 40 anni di esperienze avrò il diritto di sollevare dei dubbi, fare delle domande? Tutti i miei ex colleghi, quelli dipendenti, hanno la proibizione di esprimersi. Io non sono più dipendente e sono in pensione. I dipendenti e le strutture sanitarie non possono dare pareri personali ma si esprime solo l'Ufficio stampa. Ma tutte le notizie che ho avuto durante la pandemia, cosa succedeva nei primi tempi, la mancanza di materiale sanitario e così via le avevo da fonti interne ed erano vere, anche se ogni volta che scrivevo qualcosa veniva poi smentita da qualche istituzione. Non arriverà mai ufficialmente una notizia dall'interno o dei medici perché i dipendenti non hanno la libertà di esprimersi

Dai grandi media e soprattutto nelle TV è sparito il dibattito sul Covid, con voci che la pensano in modo diverso. Si è imboccata una strada e chiunque abbia un dubbio o faccia anche semplicemente delle domande non allineate diventa un novax, ok ma come lo spiega?

Con un aneddoto. Prima che morisse quella povera ragazza a Genova ogni volta che si pubblicava qualsiasi cosa su Facebook con la parola vaccini veniva fuori un banner che ti ricordava che i vaccini sono sicuri e sono testati e garantiti. Ho notato che il giorno dopo la morte di quella povera ragazza è sparito, sostituito da un secondo banner che dice "se volete notizie sul vaccino cliccate qui". Mah! Credo che il suo collega Santoro questa volta abbia detto delle parole sacrosante sul problema della democrazia e dell’informazione in questo Paese

Cosa sta facendo attualmente?

Sono volontario del gruppo Ippocrate e ho visitato una decina di pazienti a Modena. Mi sono messo una doppia mascherina, li ho visitati sono tutti e 10 guariti. Se Ippocrite mi dà altri pazienti da visitare io li seguo

E le misure per sé stesso?

Sono un ex olimpionico, ex campione italiano dei 400 ostacoli, azzurro tra il ‘71 e il ‘76 e se avessi un po' di febbre prenderei i farmaci che ci sono, come quelli che consiglia Remuzzi. Penso che avrei meno possibilità di farmi del male così e aspettando settembre per capire cosa succede, vaccinandomi subito nel caso

E come spiega che per i sanitari c’è l’obbligo di vaccinarsi ma non ce l'obbligo di visitare i pazienti a casa, per capire cos’abbiano?

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