Coronavirus
Vaccino ai Paesi a basso reddito: da Johnson & Johnson 100 milioni di dosi

L'azienda statunitense accoglie con favore la proposta dell'Europa: entro la fine dell'anno le dosi saranno donate attraverso la Covax Facility
In un momento in cui solo il 4,7%i delle persone nei Paesi a basso reddito ha ricevuto almeno una dose di vaccino contro il COVID-19, è necessario uno sforzo globale per sostenere gli obiettivi dell'OMS di raggiungere il 40% di copertura vaccinale globale entro la fine di quest'anno, e il 70% delle persone in tutto il mondo entro la metà del 2022.
I paesi beneficiari sono determinati da Gavi, che insieme ai partner dell'Alleanza Unicef e Oms, lavorerà a fianco dei governi riceventi sulla preparazione del Paese e sul trasferimento di queste dosi.
L'azienda fornirà supporto logistico e della catena di approvvigionamento per garantire che i vaccini donati possano essere consegnati ai Paesi destinatari il più rapidamente possibile, e siamo orgogliosi di lavorare con i governi ed il Gavi per far sì che questo accada. Le prime spedizioni di dosi cominceranno ad arrivare in diversi Paesi africani questa settimana.
L'azienda si è impegnata a fornire il suo vaccino su base non profit a livello globale per l'uso d’emergenza nella pandemia e metterà a disposizione fino a 500 milioni di dosi del suo vaccino alla COVAX Facility entro il 2022. Questo si aggiunge alle donazioni dell'UE e di altri del vaccino Johnson & Johnson.