Coronavirus
Vaccino, Lucarelli: “Da Report balle”, ma così aizza gli uni contro gli altri

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IPA



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Aizzare gli uni contro gli altri come fa Lucarelli forse servirà alla sua visibilità ma non ad avere elementi di chiarezza su come è stata gestita la pandemia
E l'unica cosa che si dice è che questo è sensazionalismo? Questi calabri da novanta, ed altri, hanno ripetuto le stesse cose ai media Usa e sono stati oggetto di encomi e di applausi, forse perché il sistema di informazione indipendente degli Usa è anni luce lontano dal nostro, e non scherniti.
Certo anche nel testo di Ilaria Mogno, come la questione di misurare gli anticorpi e come farlo o che un contagio di massa tra i vaccinati non fa prova che i vaccini non funzionino (cosa fra l'altro che la trasmissione non ha detto), ci sono aspetti importanti ma mettere in primo piano alcuni particolari tecnico-scientifici intepretabili e non le questioni di sostanza è appunto un'opzione da tifo e che non dà elementi maggiori a chi vuole capire e chiede chiarezza sulla montagna di contraddizioni che continuiamo a vedere a livello mondiale nella gestione della pandemia.
Non ho certo mai fatto il tifo sperticandomi le mani per i servizi di Report. Lungi da me essere il loro difensore d'ufficio e non ne hanno bisogno, vista la visibilità in prima serata Rai. Già in passato ho avuto una posizione critica nei loro confronti sia nel mio libro Coop Connection, quando ho raccontato delle affermazioni improprie della Gabanelli nel servizio sui rifiuti tossici di Hera a Bologna o ultimamente su Affaritaliani, quando abbiamo raccontato l'inchiesta Patate Gate originatasi da Report ma abbandonta a sè stessa così come la situazione del forestale Michele Bacocco che aveva partecipato alle indagini delle forze dell'ordine.
Ma questa fase della pandemia ha fatto emergere ed estremizzato i problemi insiti nell'informazione italiana che da un lato è sdraiata sulla posizione del governo e dall'altro vede in piazza manifestazioni di migliaia di persone addirittura sotto le sedi della Rai, non del governo o di Aifa, ma dell'informazione di Stato, urlare tutte le settimane "vergogna" e parole irripetibili. Questo è il sentore della crisi dell'informazione che sta dimostrando di essere poco matura, visto come è intenta in ogni rivolo non al dibattito e al confronto ma a ridicolizzare e mortificare una parte in favore dell'altra (è una coincidenza che la parte avvalorata è quella del governo).
Attacchi come questi sono molto facili, aumentano i follower e la propria notorietà invece che responsabilizzarsi per il proprio ruolo di giornalista in Tv. Invece che favorire il dialogo e la comprensione dei fatti si aizza una parte contro l'altra ed è la stessa cosa che fa il governo che divide le persone. Se poi il servizio di Report è così un dramma la Lucarelli può sempre realizzare un servizio dello stesso livello, se è in grado, e non sentenziare da un programma di intrattenimento come "Ballando con le Stelle", dove non ha antagonisti.
Invece che stigmatizzare sempre il "mostro", il "nemico" e dare la caccia alle streghe, andasse in America, spendesse i suoi soldi per confutare in un modo più preciso le tesi del programma di Ranucci (Ilaria Mogno portebbe sempre farle da supporto), con l'intento di approfondimento e non di intrattenimento, che è strumentale solo a sé stessa, come invece fa comodamente dando addosso a chi ha dubbi al grido di 'chi non è vaccinato è un untore e deve andare via'.
Dal canto mio preferisco approfondire e contribuire all'informazione, come dicevo e come col giornale stiamo facendo, anche raccontando dell'articolo pubblicato di recente su The Lancet che ha messo a confronto le cariche virali di alcune migliaia di persone vaccinate con la carica virale di altre migliaia di persone non vaccinate, sempre in UK. Hanno scoperto che almeno per la Sars Cov 2 gli individui vaccinati hanno la stessa carica virale degli individui non vaccinati ed hanno la stessa possibilità di contagiarsi.