20 marzo, arriva la Giornata Mondiale della Felicità
Non ci sarà solo l'eclissi solare. Venerdì 20 marzo è la Giornata Internazionale della Felicità. Una ricorrenza, istituita dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) il 28 giugno 2012, per far dimenticare, almeno per un giorno, indicatori economici, PIL, povertà e tutto ciò che abbia un valore materiale e far invece riflettere su questo valore fondamentale della vita.
La risoluzione A/RES/66/281 dell'Assemblea dell'ONU, stabilisce che:
"L'Assemblea generale [...] consapevole che la ricerca della felicità è un scopo fondamentale dell'umanità, [...] riconoscendo inoltre di un approccio più inclusivo. equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l'eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone, decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità, invita tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile, incluse le organizzazioni non governative e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Felicità in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica [...]"
"Felicità è aiutare gli altri. Quando con le nostre azioni contribuiamo al bene comune, noi stessi ci arricchiamo. È la solidarietà che promuove la felicità", ha detto in passato il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon. Già Robert Kennedy, nel 1968, in occasione di un incontro con gli studenti dell’Università del Kansas, aveva detto: "Il Pil non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra compassione né la devozione al nostro Paese. Il Pil misura tutto eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta".
Nella foto una scena del film "La ricerca della felicità"