'50 sfumature di grigio' in Italia? "L'ho portato io". L'intervista
“Appena ho avuto in mano il libro, sono stata colpita dall’inizio da fiaba. Una Cenerentola moderna, una nuova Pretty Woman. Lui è bello, ricco e irraggiungibile, anche per le sue difficoltà psicologiche e affettive. Ma lei riesce a conquistarlo. La mia è stata una decisione d’istinto”. Scelta vincente per Joy Terekiev, editor della narrativa Mondadori. E’ lei che ha voluto pubblicare “Cinquanta sfumature di grigio” in Italia, prima che diventasse famoso in tutto il mondo. E, mentre il film continua a fare incassi record al botteghino, racconta ad Affaritaliani.it la genesi di questo successo.
“Siamo usciti quasi in contemporanea con gli Stati Uniti nel giugno 2012. L’ottobre successivo ci siamo incontrati a Francoforte con gli editori di tutto il mondo: eravamo 52”. Non chiamatelo romanzo rosa o erotico, però. Mondadori lo ha considerato infatti un libro mainstream, cioè destinato un pubblico molto ampio.
“La sua genesi è completamente diversa, anche se ha certo il merito di aver sdoganato il genere dei romanzi erotici, finora rimasto nell’ombra pur contando su lettrici molto forti. L’autrice E L James, esordiente assoluta, non ha seguito gli schemi narrativi tipici dei libri femminili. Anzi, a ispirarla è stata Twilight, la famosa saga di vampiri. Ha scritto questa storia senza avere aspettative, ma spesso nascono così i maggiori successi”.
Se il libro ha subito convinto Joy Terekiev, però, non altrettanto è successo per il film. "Devo ammettere che mi aspettavo di più, proprio come confezione complessiva. Anche la colonna sonora non mi ha impressionato. Brava la protagonista, Dakotha Johnson, nella sua interpretazione di Anastasia Steele, mentre non mi ha per nulla convinto Jamie Dornan nel ruolo di Mister Grey".
Maria Carla Rota
@MariaCarlaRota
(Nella foto in alto i due protagonisti in una scena del film)


La copertina del libro