Carnevale Irpino in giro per l’Italia
Il Carnevale Irpino va in giro per l'Italia. Un unico patrimonio culturale sotto un unico marchio
Di Eduardo Cagnazzi
Il Carnevale Irpino porta in giro per l’Italia oltre 400 maschere della tradizione e le riunisce in un grande ed unico patrimonio culturale dell’Irpinia sotto il marchio del Carnevale Princeps Irpino. I protagonisti dei vari appuntamenti sono il Carnevale di Montemarano, di Castelveterese, Zeza di Mercogliano, Mascarata di Serino, Zeza di Capriglia Irpina e ‘O ballo ‘ndreccio di Forino. Prima tappa a Perugia (Villa Taticchi), poi al Centro iniziative popolari di Roma e al Parco della Musica di Roma con 250 figuranti per “La Tarantella del Carnevale”, ideata dal musicista ed etnomusicologo italiano, Ambrogio Sparagna. La manifestazione si sposterà poi a Forino ed ancora a Montemarano e a Castelvetere sul Calore, per l’inaugurazione di due Musei del Carnevale Irpino, “Portare in giro per l’Italia e in Irpinia il Carnevale Princeps è un modo per far conoscere la nostra cultura ed averne un ritorno turistico”, spiega ad affaritaliani.it, Roberto D’Agnese, ideatore dell’associazione Princeps e direttore artistico. “Princeps è l’espressione di tanti carnevali tradizionali d’Irpinia ed è un cartellone di eventi che si svolge prima della festa tradizionale. Eventi, dunque, che si fermano temporalmente prima della tradizione e che servono a mantenere viva l’attenzione sul Carnevale. Solo così si può creare turismo legato al Carnevale, che vede la comunità completamente impegnata nei giorni dell’evento: il fuoco va acceso prima del Carnevale, tradizione intoccabile che deve mantenere la sua spontaneità in tutti i centri. Basti vedere quanto accade a Viareggio: qui il Carnevale dura un mese e mezzo e racchiude tantissimi eventi. La stessa cosa deve accadere in Irpinia, dove l’interesse va mosso prima del Carnevale vero e proprio, per esplodere poi nei giorni di festa”.
“L’associazionismo legato alle tradizioni e al patrimonio culturale di un territorio è un’arma vincente”, aggiunge Felice Scozzese, legato da 35 anni alla Zeza e oggi presidente dell’associazione Princeps. “Questo progetto è la prova di come l’unione di diverse espressioni culturali possa dar vita ad iniziative di grande rilievo, capaci di far parlare di sé fuori dai confini locali. Sono questi strumenti di promozione importantissimi, ai quali dobbiamo lavorare con grande dedizione. Crediamo fortemente nell’idea di rete, nella collaborazione e condivisione ed è per questo che ribadiamo la nostra disponibilità e la nostra apertura a tutti gli altri Carnevali che vogliano far parte del nostro progetto. Altro aspetto è quello educativo. Siamo convinti che partendo da piccoli queste tradizioni possano continuare a far parte del nostro patrimonio genetico e a non perdersi. Ecco perché il nostro dialogo con le scuole vuole essere sempre più proficuo e costante”.
Iscriviti alla newsletter