Dolce & Gabbana, le vacanze italiane ai tempi del Covid sono abiti-souvenir - Affaritaliani.it

Costume

Dolce & Gabbana, le vacanze italiane ai tempi del Covid sono abiti-souvenir

"Un invito ai nostri clienti a venire in Italia, se non possono vorremmo che si vestissero ricordandone le bellezze: Capri, Portofino, Venezia, Palermo, Napoli"

"E’ un invito, certo, a tutti i nostri clienti a venire in Italia a trascorrere l’estate e se non possono vorremmo che si vestissero ricordandone le bellezze". Queste le parole con cui Dolce e Gabbana hanno commentato lo spirito della nuova Collezione Alta Moda, Alta Sartoria e Alta Gioielleria. Protagonisti: abiti-souvenir e atmosfere del Bel Paese. Sfilate a porte chiuse, e poi trasmesse in streaming nei tre giorni che erano in programma, come ogni anno.

"Non ci siamo mai persi d’animo in questi mesi"

A riportarlo è il Corriere della Sera. In scena pezzi rigorosamente unici e fatti mano, punto dopo punto, ricamo dopo ricamo. Senza eccezioni. Ore e ore di lavoro e passione. "Non avremmo potuto non portare a termine tutto questo" raccontano Dolce e Gabbana che mai in questi mesi hanno dubitato di terminare (e presentare) collezione, riporta ancora il Corriere. "Non ci siamo persi d’animo e così le nostre sarte e i nostri artigiani che anche da casa hanno lavorato incessantemente".

I foulard-cartolina per caftani, turbanti, tute e bluse

La sfilata Alta Moda si fa itinerario tessile attraverso coloratissimi foulard ora abiti ora caftani, soprabiti, bluse e tute annodate. Ma anche cappelli e turbanti e fasce. Unico il filo conduttore che aiuta la fantasia ad andare di meta in meta: il promontorio di Portofino, i carretti siciliani di Palermo, i limoni di capri, le ceramiche di Caltagirone.

Il linguaggio, lo stesso che da sempre contraddistingue il brand nel panorama della moda nazionale, nonché internazionale. A cambiare "sono le silhouette, le forme. Volutamente morbide, mai costrette", come raccontano gli stilisti.

"Non ce la siamo sentiti di proporre capi troppo strutturati o creazioni da gran sera. In questo momento la vita di tutti è cambiata, anche quella di chi ha grandi possibilità economiche. Non ci sono feste o serate, eventi o galà. Ma una socialità più privata. C’è voglia (ed esigenza) di restare protetti, che siano le ville o gli yacht. Magari di ricevere, certo, ma in dimensioni più intime. Di conseguenza abiti più fluidi e leggeri e semplici".

Video alle clienti, inviati per spiegare la collezione

"Tecnicamente le clienti non hanno potuto essere qui, a Milano, alla sfilata prima e in atelier dopo. Dunque non potevano provare gli abiti e quindi permettere alle nostre sarte di fittarli secondo le loro esigenze. Così abbiamo scelto forme che avessero una vestibilità più ampia: stile impero, sbiechi, tuniche. Soltanto due o tre creazioni più strutturate". E come sceglieranno i capi? Perché solitamente le clienti in prima fila già opzionano (tramite una chat dedicata loro su whatsapp) il capo e subito dopo vanno in backstage e cominciano le prove. "Già prima di vedere in streaming lo show abbiamo inviato a tutte dei video tutorial in cui spieghiamo pezzo dopo pezzo, dettaglio dopo dettaglio, cucitura dopo cucitura. Abbiamo mostrato loro la vestibilità e il taglio. Tutto insomma. Così durante la sfilata già sapevano e quindi 'cliccare' l’opzione e procedere con l’ordine e in poco tempo la spedizione".