Le donne amano gli eroi negativi. Ecco perché
Renato Vallanzasca, Pietro Maso, Michele Misseri, Salvatore Parolisi. Uomini che sono stati accusati di reati gravissimi, ma che in carcere hanno ricevuto decine, centinaia di lettere di ammirazione da donne che nemmeno li conoscevano.
L'ultimo in ordine di tempo è Dzhokhar Tsarnaev, l'attentatore di Boston, è il nuovo idolo delle teenager americane. Il ragazzo ceceno è adorato dalle ragazzine come Justin Bieber o del cantante degli One Direction Harry Styles. Non solo, le adolescenti hanno inviato migliaia di post su Facebook e Twitte, nuova forma di comunicazione che ha sostituito le classiche lettere cartacee.
Affaritaliani.it ha chiesto il perché del successo di questi eroi negativi alla psicologa e mediatrice Maria Martello (www.istitutodeva.it), autrice anche del libro "Sanare i conflitti" (Guerini Editore). "C'è molta rabbia nelle persone, soprattutto nelle donne, che trova una forma di liberazione risposta in questo immaginario soddisfacimento della violenza. Un vissuto represso che trova compensazione in questi personaggi".
Detto in parole esplicite, è come se le donne pensassero: "Lui sì che ce l'ha fatta, vorrei uccidere anche io, ma non ce la faccio a trasgredire". Eroi negativi che non si fanno fermare dai condizionamenti morali. Anzi, le istanze peggiori vengono liberate, le più violente, le più primitive. E questo piace. "Oggi più aggrediamo l'altro, più siamo prepotenti e arroganti più ci crediamo vincenti. Le donne si sentono vittime della paura e ammirano l'uomo che invece riesce a fare paura agli altri.Ma questa è una risposta involutiva".
Si tratta comunque di segni di immaturità affettiva e mancanza di equilibrio relazionale. "Si insegue ciò che è impossibile avere piuttosto che confrontarsi con un essere reale, ci si rifugia nel mito. Una relazione unilaterale che è una sorta di masturbazione mentale".
Ci sono poi anche altre possibili interpretazioni. Come la classica sindrome della crocerossina: "Io ti salverò dal male. Oppure l'atteggiamento materno della mamma verso il figlio, che viene ritenuto 'bravo' contro ogni evidenza. Si tratta di due sfumature diverse, comunque, dello stesso atteggiamento di base: salvifico nel primo caso, protettivo nel secondo".
Perché questo fenomeno è praticamente solo al femminile? "Perché le donne hanno una carica affettiva più forte, l'attegiamento oblativo è più tipico del femminile. Ma è una forma di solidarietà malata".
Maria Carla Rota