I nuovi trend di consumo in scena a Tuttopizza 2018 a Napoli fino a mercoledì.
La fiera, dedicata al settore Ho.Re.Ca., si propone di valorizzare i prodotto italiani e il loro indotto. Un business di 10 miliardi di euro all'anno.
Oltre 8mila gli operatori attesi da tutto il mondo, più di cento espositori sparsi su 7.200 metri quadrati di esposizione, la pizza e tutto quanto le ruota attorno sono i protagonisti di Tuttopizza 2018 che apre oggi i battenti nei padiglioni della Mostra d’Oltremare di Napoli per chiuderli mercoledì 23 maggio. Si tratta del più importante salone internazionale della pizza dedicato ad un preciso aspetto dell’attività, dal forno di mattone refrattario alle farine, fino all’indotto ed ai servizi. La fiera, dedicata al settore Ho.Re.Ca. e promossa dall’associazione Pizzaiuoli napoletani presieduta da Sergio Miccù e da Ticketlab, di cui è amministratore Raffaele Biglietto, si propone di valorizzare i prodotti italiani e il loro indotto, fornire alle aziende un’opportunità di promozione e commercializzazione, offrire agli operatori uno spazio di incontro per facilitare e sviluppare la figura del pizzaiolo e le sue attività. E, naturalmente, “rendere ancora più saldo il binomio pizza-Napoli”, afferma Miccù. Quattro le aree temetiche all’interno dei padiglioni: area delle materie prime ed ingredienti, cibi e bevande, attrezzature per i locali, accessori e arredamento e laboratori. Oltre a rappresentare l’occasione per fornitori di mostrare i propri prodotti e servizi a quanti lavorano nel settore e creare nuovi contatti per sviluppare il proprio business, la fiera consente ai pizzaioli di aggiornarsi, confrontarsi ed entrare in contatto con le ultime novità che riguardano il mondo della pizza, simbolo di italianità nel mondo e che solo nel Bel Paese ha un valore di circa 10 miliardi di euro, il 40% di quello che genera la ristorazione nazionale. Le imprese che trattano il prodotto pizza in Italia, secondo un’indagine di Cna, sono invece 127mila (il 12% in Lombardia e Campania, il 9% in Toscana e l’8% in Sicilia), di cui 20mila da asporto. I pizzaioli sono invece 105mila ma nei fine settimana tale numero aumenta a 200mila. “La fiera non è focalizzata solo sull’esaltazione del prodotto”, sottolinea Biglietto. “Punta a fare in modo che le aziende abbiano una piattaforma completamente dedicata al settore”. A fare da sfondo alla tre giorni sono previsti convegni e diversi eventi tra cui gare tra pizzaiuoli ed il primo corso professionale in Italia per assaggiatori di pizza.