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Costume
La lettera aperta per 'cambiare' la moda. Le novità per saldi e collezioni

La lettera aperta per 'cambiare' la moda. I più importanti fashion designer: "Il cambiamento è benvoluto". I firmatari progettano un nuovo sistema per la vendita al pubblico delle collezioni e un nuovo modello per i saldi

Una lettera aperta pubblicata online martedì 12 maggio - e firmata da una serie di influenti designer, dirigenti e amministratori delegati di tutto il mondo - chiede al settore della moda di apportare alcune grandi e consequenziali modifiche al suo attuale calendario.

Tra i firmatari ci sono importanti fashion designer tra cui Dries Van Noten, Tory Burch, Pierre Hardy, Craig Green, Gabriela Hearst cui si aggiungono manager come Shira Sue Carmi e Axel Keller, rispettivamente CEO di Altuzarra e Jil Sander. Numerosi anche i rappresentanti di grandi gruppi retail come Bergdorf Goodman, Nordstrom e Rinascente e alcuni store italiani, tra cui Sugar, Antonioli e Tiziana Fausti, come riporta PamBiancoNews.

Intitolata Open Letter to the Fashion Industry , inizia cosi: "Di recente una grande fetta di tutto il settore della moda globale, dai CEO agli acquirenti e ai direttori creativi, si è riunito in una serie di conversazioni con una visione condivisa; per discutere di come le imprese devono trasformarsi. Abbiamo convenuto che l'ambiente attuale, sebbene stimolante, rappresenta un'opportunità per un cambiamento fondamentale e positivo che semplificherà le nostre imprese, rendendole più sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale e infine allineandole maggiormente alle esigenze dei clienti.

La lettera propone di spostare le collezioni autunnali da consegnare da agosto a gennaio e le collezioni primaverili da consegnare da febbraio a luglio, per allinearle alle stagioni effettive a cui corrispondono. (Allo stato attuale, le linee autunnali iniziano a essere distribuite intorno a luglio, le linee primaverili intorno a gennaio.) Lo sconto avverrebbe solo alla fine di ogni periodo - quindi, i vestiti autunnali sarebbero in vendita a gennaio (rispetto a novembre) e i vestiti primaverili sarebbero andati in vendita a luglio (rispetto a maggio). Invita inoltre a "aumentare la sostenibilità lungo la catena di approvvigionamento e il calendario delle vendite" riducendo il prodotto non necessario, lo spreco di inventario dei tessuti e i viaggi; inoltre, una recensione di come i marchi propongono sfilate di moda.

Per quanto concerne il versante green, il gruppo si impegnerà a diminuire la produzione di prodotti a partire dagli sprechi nelle aziende e dagli inventari, limitando anche gli spostamenti. Si annuncia inoltre l’utilizzo di showroom digitali da affiancare all’interazione personale e una non specificata revisione delle sfilate. “Lavorando insieme speriamo che questi step permetteranno alla nostra industria di diventare più responsabile per l’impatto sui nostri consumatori, per il pianeta e la fashion community, riportando la magia e la creatività che ha reso la moda una parte così importante del nostro mondo”, conclude il documento, come riporta PamBiancoNews.

Facendo riferimento alla lettera, Business of Fashion riporta che per stilarla Van Noten abbia radunato gli altri partecipanti in videocall.

Il documento sembra quindi mettere in stand-by alcuni dei cambiamenti che hanno caratterizzato il settore del lusso negli ultimi anni, dall’avanzata delle pre-collezioni alle innumerevoli iniziative promozionali in season capitanate da Black Friday e Cyber Monday.“Non sono così ingenuo da pensare che impatteremo il modo di lavorare di Primark e Zara“, ha dichiarato lo stilista belga sottolineando che, in tempi di crisi, il risultato più importante è aver compreso di non essere più solo competitor, ma anche colleghi.

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