Avanza il potere delle donne. "Il talento femminile contro la crisi"
Di Maria Carla Rota
@MariaCarlaRota
Dal 21 al 23 marzo, per il quarto anno, torna a Madonna di Campiglio "CampiglioTrepertre - Idee d'alta quota". Una nuova edizione invernale, fortemente voluta dal Comitato UnoCinqueCinqueZero con l’appoggio del Comune di Pinzolo e organizzata in collaborazione con l’associazione Valore D, grazie alla quale il cuore delle Dolomiti si trasforma in luogo vivo e pulsante di incontri, di idee ed esperienze (CLICCA QUI E LEGGI IL PROGRAMMA).
A curare la tre giorni di Campiglio è per la prima volta la giornalista Maria Latella, che Affaritaliani.it ha intervistato. "Guardare la realtà da un punto di vista femminile singifica che avremo tante ospiti femminili, tra cui Azzurra Caltagirone e Claudia Parzani, che potranno sottolineare come in questa fase di crisi economica alle donne vengano offerte più chance. Perché è proprio alle donne che si ricorre quando ci sono delle difficoltà da superare, vedendole come risorsa in più da giocare quando normalmente non si farebbe".
Sembra infatti che arrivino segnali positivi per la presenza femminile dal mondo del privato e della P.A., proprio in questi anni difficili: come interpreta questi inizi di cambiamento?
"Da un lato vedo una motivazione economica: le donne sono pagate meno. Quindi, maliziosamente, penso che tante aziende, dopo aver mandato via dirigenti maschi lautamente pagati, abbiano fatto avanzare le secondo linee, spesso donne, risparmiando. Dall'altro lato, invece, vedo una vera e propria questione di merito. Quando il gioco si fa duro, devi circondarti degli elementi migliori e le donne, quanto a formazione, rappresentano l'eccellenza, perché abituate a studiare e a tenersi continuamente aggiornate. L'ideale sarebbe avere anche un riconoscimento economico, ma l'importante, per ora, è cogliere queste occasioni e dimostrare quello che si sa fare".
Pochi giorni fa, però, la Camera ha definitivamente bocciato la parità di genere che avrebbe garantito per legge la rappresentanza femminile nelle liste elettorali.
"Innanzitutto sono contraria all'uso del termine 'quote rosa' perché lo trovo sminuente. Sono quote di merito. Dobbiamo far capire che non stiamo combattendo una battaglia di lobby e che, se non si riconosce la parità di genere, si taglia fuori una parte di talento, causando anche un danno all'economia italiana. Negare la parità di genere per una questione sostanzialmente di paura significa anche dare l'idea di un Paese vecchio e insicuro, che non valuta il merito. Chi è sicuro di sè non si rifiuta di scendere nell'agone, ma gioca la partita".
Che differenza vede tra le ventenni e le cinquantenni di oggi?
"Innanzitutto cerco di ascoltarle molto senza mai avere il ditino alzato per dire 'ai miei tempi'. Avrei detestato questo atteggiamento se lo avessero avuto con me. Nelle giovani vedo una grande forza: sono donne che non si abbattono quando il loro curriculum viene rifiutato per l'ennesima volta, ma continuano a lottare. Questo mi fa molto sperare per il futuro del nostro Paese. E' per le giovani che partecipo a questo convegno: è indispensabile che noi adulti possiamo ridare agli altri ciò che abbiamo avuto. Non si tratta di generosità, ma di dovere. Diciamo alle donne e ai giovani che non ci siamo dimenticati di loro, anzi: sono la nostra priorità".
A Campiglio ci saranno anche due donne con storie esemplari da raccontare: Heather McGregor e Linda Douglass.
"Heather McGregor è una head hunter molto apprezzata nonché columnist del Financial Times, che io leggo da anni. Ha scritto anche un libro sulla carriera femminile e sarà interessante incontrarla per vedere che situazione riscontra nel mondo. Linda Douglass è invece la moglie dell'ambasciatore americano John Phillips, è stata a capo della redazione della Abc di Washington e nel 2009 Barack Obama l'ha voluta alla Casa Bianca come direttore della comunicazione per la riforma del sistema sanitario americano. Anche nel suo caso avremo un'esperinza sfaccettata, che va dalla politica al giornalismo, dagli esteri al ruolo delle donne".
#Adottaunventenne è la campagna social promossa da Campiglio Trepertre.
"L’obiettivo è di far nascere una discussione di ampio respiro sul ruolo delle donne come leader di una rinascita concreta che parta dalla difficile situazione dei giovani precari. E' naturale per noi, anche in quanto madri, trasmettere le nostre competenze e la nostra esperienza. Siamo curiosi di sentire i racconti dei giovani. Tra gli ospiti, tra l'altro, ci sarà anche Elisa Fuksas (che ha appena scritto un romanzo incentrato sui rapporti familiari, “Figlia di", edito da Rizzoli, ndr)".
Lei ha presentato "C'è anche domani", l'autobiografia del banchiere Ennio Doris. Che messaggio si può trarre per i giovani e le donne?
"Lui ha vissuto i decenni italiani in cui le cose si potevano fare, dagli Anni Sessanta agli Anni Ottanta. Però la sua esperienza di vita lo ha portato a elaborare una filosofia che ben si adatta a questo periodo. Non è che nella vita non si cade mai. Tutti cadono, ma bisogna sapersi rialzare, valutando le difficoltà come occasione per vedere una sfida diversa da affrontare. Doris, quando aveva dieci anni, si ammalò di nefrite e rischiò di morire. Questo gli impedì di andare a lavorare come mercante di bestiame insieme al padre e cambiò il corso della sua vita, aprendogli le porte per la carriera che poi ha avuto".