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Costume
Matteo Renzi e Agnese allo State Dinner, simbolo-privilegio della Casa Bianca

Lo State Dinner e' l'evento simbolico piu' importante per la diplomazia americana, l'occasione piu' formale, con gli uomini in smoking e le mogli in lunghi abiti sontuosi, occasione imperdibile per tessere relazioni e cementare rapporti.

Fino all'anno scorso Barack Obama ne aveva organizzati solo nove. Ma lo State Dinner con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e' il 13mo per Barack Obama, l'ultimo del suo doppio mandato: solo nel 2016 ne ha organizzati 4, uno dei quali con tutti i leader dei Paesi scandinavi. L'ultimo, il 2 agosto con il premier di Singapore Lee Hsien Loong. Per avere un'idea di come gli Obama abbiano voluto dare alla 'State Dinner' un tono riservato alle grandi occasioni basti pensare che Lyndon B.Johnson ne organizzo' 54 in 62 mesi di presidenza. Ronald Reagan 52 in due mandati. Jimmy Carter 28 in 4 anni. E gli stessi Clinton ben 28.

SOLO TRE I PREMIER ITALIANI PRIMA DI RENZI

A 39 anni da Giulio Andreotti e 28 anni dopo Romano Prodi, Matteo Renzi è il quarto premier italiano ad essere l'ospite d'onore di una State Dinner, il terzo considerato che Giulio Andreotti e' stato invitato due volte. Il leader democristiano fu il primo presidente del Consiglio in assoluto, il 26 luglio 1977 fu invitato da Jimmy Carter. Poi bisso' il 6 maggio 1990, su richiesta di George Herbert Walker Bush. L'ultima premier italiano ad avere avuto il privilegio e' stato Prodi il 6 maggio 1988, invitato da Bill Clinton.

INVITATI ANCHE DUE PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA ITALIANI

Alla State Dinner di un presidente Usa hanno partecipato anche due capi di Stato italiani, Francesco Cossiga, sempre con Carter, nel 1980, e Sandro Pertini, due anni piu' tardi, invitato alla Casa Bianca da Ronald Reagan.

OTTO ANNI FA BERLUSCONI, MA SOLO AN OFFICIAL DINNER

L'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fu invitato invece all'Official Dinner di George W.Bush il 13 ottobre 2008. Il banchetto dell'Official Dinner e' pagato direttamente dal presidente americano (e non con fondi federali).
 

PARALLELISMI CON DAVID CAMERON

La stampa americana ha dedicato ampio risalto alla visita di Renzi a Washington e alla State Dinner con Obama. Politico crea un collegamento tra il referendum del 4 dicembre e quello dello scorso giugno in Gran Bretagna sulla Brexit. "Renzi cerca di evitare la maledizione di Obama", titola il sito di informazione dedicato alle notizie e all'analisi politica Usa, ricordando la sconfitta e le dimissioni di David Cameron dopo l'endorsement di Obama e il sostegno dichiarato a Renzi dal presidente Usa. Politico ricorda anche un altro punto in comune: consigliere di Renzi per il referendum e' Jim Messina, ex manager della campagna di Obama, gia' guru politico di Cameron nella sua campagna per la rielezione nel 2015, ma anche in quella per il Remain.

Da notare anche la chiave di lettura della Cnn, secondo la quale Obama ha scelto Renzi per la sua ultima State Dinner, individuando nel "giovane leader progressista" un possibile garante dell'agenda europea del presidente Usa, anche dopo che avra' lasciato lo Studio Ovale.

A TAVOLA BENIGNI E SORRENTINO

Con una performance della cantante Gwen Stefani, la serata ha avuto un menu', curato dallo stellato chef italoamericano Mario Batali: agnolotti di patate dolci con burro e salvia, insalata di zucca, braciole di manzo con colatura di rafano e friarielli, dolci mignon con decorazioni autunnali. E' stato scelto dalla first lady, Michelle Obama, con una 'puntata' in prima persona da 'Babbo', il ristorante di Batali a New York, e alcuni degli ingredienti provengono direttamente dall'orto della Casa Bianca.

La tavola è stata una sorpresa, come sempre nelle cene degli Obama, coppia giovane, ma che pur restando nel solco della tradizione ha saputo portare uno stile innovatore in una tradizione, quella delle State Dinner, che risale a un secolo fa. Per la cena in onore dei 5 Paesi scandinavi, furono abolite le tovaglia e sulle tavole dalla linea pulita, accompagnate da rigorose sedie bianche di design, erano stesi solo eleganti 'runner'. Mozzafiato il soffitto della sala-tendone organizzata sul South Lawn, il giardino meridionale della Casa Bianca: il soffitto trasparente, permetteva agli ospiti di vedere le stelle.

PUNTE DI DIAMANTE DEL 'MADE IN ITALY' INSIEME A MALIA E SASHA

A tavola, tra posate dorate e suppellettili tirate a lucido, le punte di diamante del "made in Italy" : i registi premio Oscar Roberto Benigni e Paolo Sorrentino, la campionessa paralimpica Bebe Vio, in abito Dior ("Ha pensato a uno scherzo quando e' stata invitata....", ha raccontato orgoglioso nei giorni scorsi il padre, Ruggiero), il 'campione' della lotta anticorruzione Raffaele Cantone; e poi ancora Giorgio Armani, la coraggiosa sindaca di Lampedusa, Giusi Nicolini, la curatrice del dipartimento Architettura e Design del Moma (Museum of Modern Art), Paola Antonelli, la direttrice generale del Cern (Consiglio europeo per la ricerca nucleare), Fabiola Gianotti. 

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