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Costume
Loïc et giL, le cravatte per l'uomo elegante nascono dall'arte. Foto
Loïc et giL

Loïc et giL è un nuovo marchio di cravatte, il non plus ultra del lusso maschile, il simbolo di uno charme discreto ma irresistibile, quello di un accessorio che da secoli rappresenta l'uomo in tutti i suoi momenti sociali. Come si giudica un uomo elegante e il suo ruolo nel mondo? Uno dei sistemi è attraverso la scelta delle cravatte. Lo sa bene Paolo Luban - svizzero di Ginevra, studi d'arte e di economia, fondatore di Loïc et giL  nel 2015 -  uno  che di cravatte è un esperto.

Un curriculum di tutto rispetto nell'alta finanza e poi, dato che - come dichiara - “mi ha sempre interessato la moda, il design e l'arte”, decide di creare la sua  Collezione nata dalla passione - poi divenuta quasi ossessiva - per le cravatte, una passione frustrata perché Paolo, pur gran conoscitore (e consumatore) di moda, non riusciva a trovare le “sue“ cravatte; così alla fine, non trovandole, dopo un lungo periodo di ricerca e di riflessione, ha deciso di dare l'imprimatur ad una  Collezione, dedicandola ai propri figli Loïc e Gil per l'appunto.

“Per il mio mestiere ho sempre dovuto portare la cravatta, e avevo difficoltà a trovarne che mi piacessero. Nella moda maschile italiana c'è un'evoluzione negli abiti, una ricerca di originalità nelle scarpe, mentre le cravatte restano legate a vecchi codici. L'eccellenza del Made in Italy riguarda i tessuti e la confezione ma non i disegni”. Scopo di Paolo è creare la cravatta “state of the art”, un accessorio realizzato con i migliori tessuti e la migliore confezione disponibili.

Seta di Como, dunque, e confezioni italiane, ma il cervello dell'azienda è a Ginevra, e i disegni delle cravatte provengono direttamente dall'esperienza di Paolo - collezionista d'arte - nella tradizione dei grandi collezionisti di Zurigo e Basilea e amante della pittura astratta e dell'arte concreta. Fra i suoi artisti preferiti: François Morellet, francese, maestro dell'astrattismo,  Enrico Castellani e Klaus Staudt. Loïc et giL dunque guarda discretamente al mondo dell'arte e del design; discretamente, dicevamo, perchè tale è lo charme della grande borghesia e perchè, per Paolo, la cravatta non deve “scioccare”  bloccando lo sguardo di chi ti sta davanti, che si deve invece indirizzare al volto dell'interlocutore.

Loïc et giL esiste in tanti motivi - uno appunto ispirato a Morellet - sempre astratti,  in mille raffinate nuances, dal mint green al powder pink, dal military green al magenta, dal cold grey al green tea. I colori infatti, per Paolo, sono fondamentali, devono adattarsi all'abbigliamento ma anche agli occhi, all'incarnato, ai capelli.  Le cravatte esistono in due taglie ( 150 cm e 160 cm, praticamente su misura) e sono pronte a confrontarsi col gusto di chi se ne intende, dei perfezionisti, i discendenti diretti di Lord Brummel, uno che non metteva neanche il naso fuori casa se non era incravattato al meglio.

Ad oggi la Collezione è disponibile sul sito d in alcuni selezionati punti vendita, come Harvey Nichols di Londra, ma punta ad uno speciale riconoscimento sul mercato italiano e quello francese cui si sente particolarmente affine per sensibilità estetica.

www.loicetgil.com

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