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Costume
"MILANO ADAGIO. A spasso per la città a ritmo lento". Il libro

Oggi Milano è sotto i riflettori: capitale italiana del dinamismo, per il mondo è diventata ‘the place to be’. Eppure, a ben guardare, esiste un modo diverso di viverla, più sereno e a passo d’uomo, approfittando delle piccole pause di una quotidianità sempre di corsa o ritagliandosi finestre più comode per andare in profondità.

Ad accompagnarvi in questo viaggio controcorrente è "Milano Adagio", una guida volutamente parziale per cittadini frettolosi e disattenti, una passeggiata da flâneur fra giardini e palazzi storici, chiese, bistrot, musei, cinema e panchine in stile adagio urbano alla scoperta del piacere di dedicarsi del tempo anche quando (apparentemente) il tempo non c’è.

In questa mappa dell’anima Teresa Monestiroli smette di correre e invita ad ascoltare il silenzio, tuffarsi in un quadro o a sedersi a un caffè per sentirsi felici, suggerendo una riflessione più profonda sulla qualità delle nostre giornate, condizionate dalla fretta e dall’intossicazione tecnologica.

LA PRESENTAZIONE

Martedì 28 gennaio alle ore 18.30 a Villa Necchi Campiglio, in via Mozart, 12 a Milano - Marco Magnifico, Vicepresidente Fai, e Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, con l'autrice Teresa Monestiroli presentano "MILANO ADAGIO. A spasso per la città a ritmo lento". Una guida che invita a godersi con calma la città più frenetica d’Italia.

Per milanesi in cerca di quiete e per turisti che vogliono uscire dalle rotte più conosciute, Milano Adagio regala il gusto di perdersi dentro l’elegante lentezza della metropoli e propone – grazie ai “tre consigli” chiesti a otto protagonisti della storia e della cultura di questa città – ventiquattro possibili itinerari che portano dritti al cuore di Milano.

Milano Adagio è un viaggio controcorrente camminando a passo lento. Un invito a perdere tempo a spasso per chiostri, giardini e abbazie fuori porta alla ricerca di inaspettati silenzi, un incoraggiamento ad alzare lo sguardo dalle preoccupazioni per acchiappare la bellezza anche dove sembra non aver lasciato traccia, l’esortazione a riprendere fiato perfino quando l’agenda sembra non darci tregua.

L'AUTRICE

Teresa Monestiroli è nata, vive e lavora a Milano. Laureata in filosofia, dopo aver lavorato per dieci anni nella cronaca milanese de la Repubblica, ha scelto di fare la freelance e oggi si occupa di cultura e società. Ha scritto due libri: Adagio urbano (Editrice Compositori) e Lisciare le orecchie a un bracco e altri piccoli gesti antistress (Fabbri Editori); ha curato tre edizioni della Guida dei ristoranti di Milano de la Repubblica e nel 2017 ho aperto il blog adagiourbano.com.

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MILANO ADAGIO
A spasso per la città a ritmo lento

Autrice: Teresa Monestiroli

Editore: ED-Enrico Damiani Editore

Collana: La pietra filosofale

Anno edizione: 2019

Pagine: 206 pagine

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

LEGGI SU AFFARITALIANI.IT UN ESTRATTO DEL LIBRO "MILANO ADAGIO"

PERDERSI IN UNA LIBRERIA

Dovevo comprare solo un libro, sono uscita un’ora più tardi con un elenco di desideri lunga un anno, un paio di consigli di scrittori di cui ignoravo l’esistenza e la piacevole sensazione di aver perso tempo nel miglior modo possibile: passeggiando fra gli scaffali di una libreria, in compagnia di clienti con la voglia di condividere una passione e librai che continuano a leggere quello che vendono, capaci di suggerire così tanti titoli da trasformare la lettura in una concatenazione di avventure senza fine.

Succede ancora nelle librerie indipendenti, piccoli avamposti apparentemente fuori dal tempo dove il libro è di carta, si può sfogliare, annusare e perfino leggere restando seduti in poltrona tutto il tempo che si vuole. Ma soprattutto è un oggetto dotato di poteri magici: un moltiplicatore di storie, una macchina che produce emozioni, uno strumento di conoscenza, uno scrigno dove si trovano risposte, il miglior antidoto contro la noia e la solitudine. A Milano ne sono rimaste poche, ma resistono. In un Paese di non lettori - solo il 40 per cento della popolazione legge un libro all’anno – la capitale dell’editoria è anche la capitale della lettura, la casa dei lettori forti, quelli che divorano almeno dieci volumi all’anno e, per fortuna, non sempre comprano online!

Ognuno ha la sua preferita, ma tutte meritano un incoraggiamento per la fatica quotidiana di tenere aperto un negozio che non va più di moda. Quindi, se vi capita di rinunciare alla comodità di un clic e volete sperimentare il piacere anacronistico di bighellonare fra i banchi ricoperti di libri veri, ecco un elenco non esaustivo di indirizzi dove andare.
Impossibile non partire dalla libreria Hoepli, che non è piccola ma enorme: è la decana delle librerie milanesi e detiene quasi tutto il sapere umano diviso per settori e per piani. Un’esperienza orgiastica per i feticisti della carta. Fra le piccole ricordo: la libreria Centofiori, appena rinata grazie a un giovane libraio, Vittorio, che non si è fatto scoraggiare dai dati di vendita ma ha ripreso le redini di una vetrina storica in piazzale Dateo, portando una ventata di aria fresca e molta convivialità; Verso, che cerca di sostenere la cultura in una strada, corso di Porta Ticinese, tristemente consegnata alla vita notturna, offrendo insieme a un catalogo di titoli che danno spazio alle piccole case editrici anche un buon aperitivo; Gogol & Company, giovane e sbarazzina, che dispensa consigli oltre a colazioni e bicchieri di vino in una bella piazza pedonale alla fine di via Savona (civico 101) dove è bello sostare; il Convegno, presidio culturale da oltre trent’anni in via Lomellina 35, buon rifornimento di titoli e di iniziative per la comunità; Il mio libro, nella defilata via Sannio, qualcosa di più di una libreria, frutto dell’entusiasmo e della caparbietà della sua proprietaria Cristina, capace di stare al passo con i tempi con dirette social e ordini via mail.

E ancora la coraggiosa libreria Covo della ladra, che in piena crisi di lettori ha aperto in via Scutari, in fondo a via Padova, grazie a una campagna di crowdfunding e si è specializzata in gialli e noir, portando nel quartiere multietnico un mucchio di parole scritte e parlate con i video consigli online del venerdì, le consegne a domicilio anche in albergo mentre i lettori sono in villeggiatura, e un ricco calendario di iniziative; la storica Cortina in via Festa del Perdono, punto di riferimento degli studenti dell’università Statale e non solo, visto l’ampio settore di saggistica oltre alle ultime novità; Il Trittico in via San Vittore, dove è un piacere farsi consigliare le nuove uscite da bravi librai, e spesso il sabato si incontrano scrittori emergenti che promuovono il loro libro a chi è di passaggio; la mitica Trovalibri in viale Montenero, libreria vecchia stampo, che vanta quarant’anni di storia ed è ancora un punto di riferimento per tutto il quartiere grazie alla competenza dei proprietari, padre e figlio; Open Milano, con scaffali di novità e qualche chicca nello spazio di coworking al primo piano di un palazzo di viale Montenero, con bar, poltrone dove riposare e un ampio bancone affacciato sulla strada perfetto per il people watching; la Linea d’ombra, elegante libreria in via San Calocero 29, con un ricco reparto per bambini e 121+, libreria indipendente della casa editrice Corraini (via Savona 17), specializzata in testi di grafica, capace di inventarsi di continuo e proporre ai lettori riflessioni anche giocose sull’oggetto libro tramite installazioni site specific.

Parole e pagine, in via della Moscova, si offre come la soglia antica del mondo delle lettere: entrando si trovano guide sicure e appassionate per passeggiare tra titoli e scaffali. Poi c’è via Tadino, una strada di libri e librai, anche antiquari, con due vetrine storiche: la Libreria Popolare, fondata nel 1974 da una cooperativa di intellettuali capitanati da padre Turoldo, oggi gestita da Guido, il libraio che tutti i lettori vorrebbero avere sotto casa, promotore e primo presidente dell’associazione che riunisce le librerie indipendenti di Milano, e quella dei Ragazzi aperta dallo scrittore Roberto Denti negli anni Settanta e ancora indirizzo imperdibile per chi ama la letteratura under 14.

Aggiungo la libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele, per nulla indipendente ma comunque rimasta autentica negli anni, in una posizione unica: se vi capita, lasciatevi stregare dai tour guidati fra i titoli che i librai improvvisano per i clienti.

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

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