Addio bobos e hipster, ecco i "normcore". La moda della neosemplicità
La parola è nuovissima ed è stata sdoganata soltanto dieci giorni fa a New York. "Normcore". Addio hipster, addio bobos. E' questa la nuova tendenza che si sta diffondendo dalla Grande Mela a tutto il mondo. In che cosa consiste? Nell'essere il più possibile "normali', dalla testa ai piedi. Nessuna stravaganza, nessuna ricercatezza. Un'ode alla semplicità, dal modo di vestire allo stile di vita. Semplicità voluta, però, non banalità.
"Normcore" deriva dalla contrazione di normale e hardcore, termine utilizzato in un articolo di Fiona Duncan sul New York Magazine. La filosofia in poche parole? "Coolnees that opts into sameness", ha scritto di recente il Guardian. "L'essere cool che si trasforma nell'essere monotono". Ma una monotonia che è a sua volta identità. L'uomo simbolo di questo movimento? Steve Jobs, col suo lupetto nero. Semplice, apparentemente banale, ma carico invece di significato. Portatore di un messaggio e di un concetto che parte dall’aspetto estetico ma che ha radici più profonde e interessanti. Altre icone? Dagli Stati Uniti alla Gran bretagna si guarda a Jenny Seinfield (cabarettista, attore e produttore statunitense) piuttosto che a Larry David (attore e scrittore americano). Personaggi non esattamente famosi per il loro look, ma apprezzati proprio perché non usano l'abbigliamento per lanciare dei messaggi.
Il termine normcore è stato ideato dalla società di ricerche newyorkese K-Hole nel suo recente studio sulle nuove tendenze giovanili. Ma come si vestono in pratica questi nuovi giovani? In modo anonimo e casual, anche un po' Anni Ottanta. Jeans a vita alta, pantaloni della tuta, gilet, calzini bianchi di spugna e sandali. Ci si veste nei grandi magazzini come GAP che ha anche fatto dei tweet sul tema. I normcore nascono come reazione ad altri movimenti, dai bobos (bourgeois-bohème) agli hipster.
E in Italia già si discute su chi possa essere un'icona normcore. L'opinione pubblica si divide, alla ricerca di personaggi dal look volutamente sobrio e semplice. E subito viene in mente Papa Francesco: le sue scarpe nere ortopediche, solo per fare un esempio, sono subito diventate un simbolo fortissimo del suo messaggio. Altri ipotizzano anche Matteo Renzi, che prende il treno, che si fa veedere in tuta, che ha una moglie dal look sobrio. Ma certo c'è più ricercatezza in questo... Altre ipotesi? Oscar Farinetti o Sergio Marchionne, il cui pullover sarebbe l'equivalente del lupetto nero di Steve Jobs.