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Costume
Puglia, turismo per diversi target ma un unico filo conduttore: sostenibilità
Alberobello, i trulli

Un manifesto per il turismo in Puglia

Una Puglia vivace, accogliente, ricca di opportunità per un turismo che soddisfi differenti interessi, culturale, enogastronomico, artistico, luxury. E quindi adatta  ad accogliere target molteplici: famiglie, giovani, terza età, wedding.

E’ quanto è emerso dalla settima edizione di BTM, Business Tourism Management, la Borsa del Turismo tra i principali eventi di promozione del turismo del sud Italia, svolta quest’anno per la prima volta a Taranto.

Con il patrocinio dei principali enti, dal Ministero del Turismo, all’Enit, alla Regione Puglia, la Borsa, fondata da Nevio D’Arpa, ha offerto importanti momenti di dibattito, approfondimento, formazione, comprese le buone pratiche di promozione delle destinazioni e utilizzo dei fondi pubblici, dando una scossa al rilancio del turismo post pandemia.

Filo conduttore di temi e convegni la sostenibilità, considerata ormai una necessità per realizzare un turismo a misura d'uomo, che non incida sul consumo dei territori, ma al contrario crei valore e moltiplichi i fattori  attrattivi.

TARANTO BTMTaranto, Btm
 

Il  risultato più  rilevante è stata la firma del Manifesto di Taranto, un decalogo che fissa proprio gli impegni e le tappe per offrire proposte adatte ai nuovi turisti,  sempre più attenti alla dimensione etica e valoriale del viaggio. Un manifesto che sottolinea anche, in stretta attualità, come il turismo sia una straordinaria forma di cultura per la natura e per la pace.

Due aree specifiche hanno messo l’accento su due eccellenze della regione: quelle enogastronomiche presenti nella BTM Gusto, e quelle dedicate all’industria del wedding (che valeva pre pandemia circa 30 miliardi, di cui 1 miliardo nella sola Puglia) approfondita nell’area BTM in Love.

La stessa  città di Taranto in cui si è svolta la BTM, che finora è stata fuori dai grandi flussi turistici,  offre molte opportunità di visita e scoperta. A cominciare dal MArTA, il Museo Nazionale Archeologico di Taranto, fra i più importanti d’Italia, istituito già nel 1887 ed oggi affascinante nei suoi molteplici percorsi tra i ricchissimi reperti di preistoria, protostoria, età ellenistica, romana e medievale.

TARANTO MUSEO MARTA ANFORATaranto, museo MarTa
 

Taranto, infatti, l’unica colonia spartana della Magna Grecia, è al centro di un territorio che  è stato molto generoso nei ritrovamenti archeologici, dalle straordinarie Veneri di Parabita (datate a 20.000 anni fa), al bronzetto di Zeus del 500 a.C., ai  pavimenti decorati con tessere in pasta vitrea colorata, alle splendide anfore panatenaiche a figure nere premio dell’Atleta di Taranto, ai famosi orecchini a navicella in oro, testimonianza della creatività degli artigiani orafi tarantini.

Basterebbero gli “Ori di Taranto”, gioielli di grande raffinatezza e qualità decorativa, creati nel IV secolo a.C., per lo più trovati come corredi funerari, per motivare un viaggio in questa città. Una passeggiata nel centro storico sorprende per il contrasto tra l’abbandono e l’imponenza di alcuni palazzi rinascimentali, che via via stanno recuperando vita e funzioni, compresa la funzione di hotel diffuso.

TARANTO MUSEO ORIOri nel museo di Taranto
 

Fino alla Cattedrale di San Cataldo, che alterna il riutilizzo di colonne greche, il  soffitto a cassettoni detto il "cielo d'oro della Cattedrale" e il grandioso Cappellone di San Cataldo, ricchissimo di marmi policromi, madreperle e lapislazzuli, statue e decori decisamente barocchi.

Il territorio intorno a Taranto invita a esplorazioni più lunghe, che sconfinano in provincia di Lecce, di Bari e di Brindisi. Perché geograficamente, più che di province, bisogna parlare di territori pugliesi, Murge, Salento, Tavoliere, che travalicano i confini amministrativi. Il bianco accecante del “latte di calce” con cui si coprono le case spicca in mezzo al verde di oliveti e contro il cielo e il mare azzurro della Puglia.

Martina Franca appare nobile e sontuosa nei suoi palazzi imponenti dovuti alla presenza dei duchi napoletani Caracciolo che vollero creare quasi un loro feudo in terra pugliese. E all’enorme Palazzo Ducale, in cui l'elemento rinascimentale si incrocia con il Barocco d'ispirazione leccese, fanno corona, quasi come una corte  ideale,  decine di altri palazzi signorili in una gara di simboli di magnificenza e di potere.

MARTINA FRANCAMartina Franca
 

Alberobello, nella mitica Valle d'Itria, ha un centro storico tutto patrimonio protetto dall’Unesco. Infatti, mentre la presenza di trulli è diffusa in tutta la campagna pugliese, Alberobello è l'unico centro abitato nel quale è presente un intero quartiere di trulli. Inconfondibile il suo panorama con i trulli  a grappolo, i fantasiosi pinnacoli in cima ai tetti conici, le tegole grigie disposte a strati sui cilindri bianchi, in cui si aprono finestrelle ornate di fiori.

Curiosa l’origine dei trulli. Verso il 1600 un Conte di Acquaviva avviò l'urbanizzazione della selva con la costruzione di un agglomerato di piccole case, ma a condizione di costruire case solo con muri a secco senza l'uso di malta, per evitare il pagamento dei tributi al viceré spagnolo del Regno di Napoli. Così nacquero  i caratteristici trulli, che popolarono e resero inconfondibile questo paesaggio.

ALBEROBELLO ULIVETIGli uliveti di Alberobello
 

Per restare in tema di tradizioni e artigianato, non può mancare un cenno alle ceramiche di Grottaglie, anche questa in terra tarantina. Tutta la cittadina è un succedersi di botteghe in cui si producono e vendono ceramiche, che, dopo aver vissuto gli anni d’oro della produzione di massa per stoviglie di uso quotidiano, oggi spostano l’attenzione all’arredo e al design.

Ma un interessante progetto ad opera di Slow Food vuole tornare a valorizzare le ceramiche di Grottaglie proprio come oggetti di uso, abbinandole a prodotti e ricette tipiche del  territorio. Così si fondono e si completano a vicenda le abilità e i saperi di un territorio e di una tradizione.

GROTTAGLIE CASA VESTITAGrottaglie, casa vestita
 

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Tags:
pugliaturismo





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