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Cronache
A Casamassima la rivolta delle ciliegie: "Pagate 2 lire, rivendute come l'oro"

Sulle ciliegie la protesta degli agricoltori di Casamassima (Bari): “Le vendono al 1600% in più rispetto a quanto le vendiamo noi. L’altro giorno non ci ho più visto dalla rabbia, ho buttato le ciliegie davanti al municipio, perché devo far vivere i parassiti? Ora voglio arrivare davanti a Montecitorio e voglio dialogare col Presidente della Repubblica”.

I coltivatori di Casamassima, in provincia di Bari, hanno messo in scena un'originale protesta per contestare il calo dei prezzi della ciliegia ''Ferrovia'', una varietà tipica del territorio barese. I produttori hanno tappezzato la strade di manifesti funebri, un agricoltore ha anche riversato una grande quantità di ciliegie prima davanti a un magazzino di compravendita di frutta e poi all'ingresso del Municipio. Quest’ultimo, Vincenzo Abbatecola, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

“Sono stato costretto a fare quel gesto, quando arrivi all’esasperazione è così – ha affermato Abbatecola -. E’ da tanto tempo che va avanti questa storia, a noi ci pagano un euro al kilo, poi le rivendono al prezzo dell’oro. Le ciliegie buone devono avere una grandezza naturale, di una calibratura di al massimo 28, quelle più grandi sono sicuramente modificate. Le fanno pagare addirittura 16 euro al kilo, si tratta del 1600% rispetto a quanto danno a noi. E’ una cosa inaudita fuori dal normale. L’altro giorno non ci ho più visto dalla rabbia, ho buttato le ciliegie davanti al municipio, perché devo far vivere i parassiti? - ha continauto - I manifesti funebri li ha fatti un mio amico che però ora non ne vuole sapere più niente, ora sono rimasto da solo, ma vado avanti comunque. Nessun politico mi ha chiamato, ieri sera abbiamo fatto una manifestazione con Fdi ma sono tutte chiacchiere, io bado al sodo. Oggi mi sono girato tutti i magazzini di Casamassima, non mi sento orgoglioso di essere casamassimese perché tutti quelli intorno a me sono dei somari, non capiscono la matematica, la storia, la geografia, non capiscono niente, sono delle pecore che hanno bisogno del pastore che li guida. Io ci provo anche se sono da solo. Ora voglio arrivare davanti a Montecitorio e poi al Quirinale, voglio dialogare col Presidente della Repubblica”, ha concluso Abbatecola.

 

 

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