Affaritaliani compie 25 anni. "Che cos'è Internet?", chiedevano in tribunale
La prima puntata del racconto in pillole (curiose e divertenti) del direttore Angelo Maria Perrino sulla storia di Affaritaliani.it
Fu la svolta. E dobbiamo dire grazie alla tenacia di Ilaria ma anche alla lungimiranza della responsabile dell’ufficio. Iniziava formalmente la rivoluzione digitale nell’editoria italiana. C’era stato proprio in quei mesi già un timido tentativo di invio di file digitali di un giornale cartaceo in Sardegna da parte di un altro editore visionario come Nicola Grauso. E anche una webzine di un mensile specializzato in informatica. Ma Affaritaliani.it fu il primo quotidiano online registrato e diretto da un giornalista professionista. Il primo progetto editoriale disposto a scommettere sulla rivoluzione Internet, investendo tempo, energie, competenze e denari (c'era ancora la lira) sul fatto che la grande Rete sarebbe diventata un modo nuovo, più rapido, economico e sostenibile, di produrre e distribuire l'informazione, e l'editoria cartacea sarebbe stata gradualmente ma inesorabilmente sostituita da quella digitale.
Un progetto avveniristico in forte anticipo sui tempi. Repubblica.it sarebbe nato due anni dopo (e poi tutti gli altri giornali), il legislatore ci sarebbe arrivato nel 2001, con la legge sull’editoria, quando riconobbe pari dignità del cartaceo al quotidiano digitale. E noi di Affari l'11 aprile di ogni anno festeggiamo il nostro compleanno. Ieri tra di noi, oggi con i nostri milioni di lettori e amici. Niente feste, come in passato, causa Covid. Ma la festa ce l'abbiamo nel cuore, mia figlia Ilaria e il sottoscritto, per aver portato il web nel giornalismo italiano e il giornalismo italiano nel web... Cin cin e... ad maiora.
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