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Cronache
Artigiani, cassa integrazione sui conti correnti. Bonifici già per 80 milioni

Tempi record per i sussidi richiesti al Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato (Fsba). Fino ad oggi evase le pratiche di oltre 43mila aziende, 170mila i lavoratori raggiunti dai benefici. Ad ognuno più di 2mila euro netti sul conto per le nove settimane. Sono 658mila le persone che hanno richiesto la prestazione. Dalla Lombardia, il numero maggiore di domande. Leader, Milano e Torino .

Ci sono lavoratori che, in Italia, hanno già ricevuto la cassa integrazione. Il Fondo (costituito da Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, Cgil, Cisl e Uil), ha già effettuato bonifici a quasi 170mila persone (169.887) per un totale erogato di circa 80 milioni di euro. “Abbiamo già evaso un importante numero di pratiche”, dichiara Fausto Cacciatori, presidente di Fsba. “E, questo, grazie al prezioso lavoro delle ventuno articolazioni territoriali degli enti bilaterali regionali e alla collaborazione decisiva dei sindacati a livello nazionale e locale”.

Sono 174.917mila le aziende artigiane che hanno richiesto la prestazione prevista da Fsba e oltre 658mila i lavoratori. A regime, per le nove settimane, verranno erogati sussidi per circa due miliardi di euro. “Stiamo procedendo con la massima velocità per garantire sostegno ai dipendenti delle imprese artigiane e alle loro famiglie”, aggiunge Cacciatori. “A fronte delle domande ad oggi pervenute si rendono necessarie ingenti risorse per le nove settimane previste dal Decreto Ministeriale e ogni lavoratore, per lo stesso periodo, riceverà, attivando tutte le nove settimane, più di 2mila euro netti. Stiamo accelerando perché vogliamo che il tessuto delle nostre imprese, cuore pulsante del Paese, arrivi intatto all’appuntamento con la ripresa economica. Non vogliamo lasciare indietro nessuno”.

Ad oggi la Regione con più domande inserite è la Lombardia (34.145 aziende per 134.089 lavoratori) che è anche quella maggiormente beneficiata dalle prime erogazioni.

“Il nostro territorio è quello maggiormente  colpito dall’epidemia -dice il presidente dell’ente bilaterale lombardo, Giovanni Bozzini- e abbiamo già erogato sussidi a quasi 45mila lavoratori artigiani (44.999) per oltre 21 milioni di euro stanziati. Penso che sia stato fatto un buon lavoro, in anticipo rispetto ad ogni previsione, che permette ai nostri lavoratori di guardare al domani con più serenità”.

Milano (7.573 aziende per 26.187 lavoratori) è la città dove il disagio per gli artigiani, stando alle domande inoltrate, risulta più marcato. La meccanica, la produzione e la lavorazione di metalli e l’autoriparazione è il settore dove sono maggiori le richieste, seguite dai servizi alla persona. “La bilateralità dell’artigianato sta facendo molto bene, tanto a livello nazionale quanto a livello regionale -conclude Claudio Mor, vicepresidente dell’ente bilaterale lombardo- e questa mole di lavoro sviluppata in tempi relativamente brevi costituisce un segnale positivo per il comparto, le sue imprese e i suoi lavoratori”.

 

 

 

 

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