"Si rilevano concrete difficoltà nel proseguimento positivo delle trattative" con Cdp, "non solo per concordare la definizione di meccanismi volti alla determinazione di un valore di mercato di Autostrade per l'Italia, ma anche per effetto di richieste avanzate da parte di Cdp su ulteriori impegni al di fuori di quanto rappresentato nella lettera del 14 luglio 2020". È quanto si legge nella nota con cui Atlantia ha diffuso i conti del semestre.
Atlantia propone due soluzioni alternative per scissione da Aspi
Pur "restando ferma la volontà" di Atlantia "di dare corso a quanto delineato nella lettera del 14 luglio 2020, il consiglio di amministrazione di Atlantia ha ritenuto di dover individuare - con spirito di buona fede – anche soluzioni alternative idonee comunque a giungere ad una separazione tra la società ed Autostrade per l’Italia, che diano certezza al mercato, sia in termini di tempi che di trasparenza, nonché della irrinunciabile tutela dei diritti di tutti gli investitori e stakeholders coinvolti".
"In particolare - spiega Atlantia - il consiglio di amministrazione ha deliberato la possibilità di procedere: alla vendita tramite un processo competitivo internazionale - gestito da advisor indipendenti - dell’intera quota dell’88% detenuta in Autostrade per l’Italia, al quale potrà partecipare Cdp congiuntamente ad altri investitori istituzionali di suo gradimento, come già ipotizzato nella lettera; alla scissione parziale e proporzionale di una quota fino all’88% di Autostrade per l’Italia mediante creazione di un veicolo beneficiario da quotare in borsa, creando quindi una public company contendibile". Le due operazioni "potranno essere condotte da Atlantia in parallelo, fino ad un certo punto".
Sulla separazione tra Atlantia e Autostrade per l'Italia "nell’irrinunciabile esigenza di tutela di tutti gli stakeholders" è "previsto" un "consiglio di amministrazione straordinario della società per il prossimo 3 settembre per esaminare il progetto di scissione".
Atlantia, primo semestre in rosso
Atlantia, intanto, archivia il primo semestre dell'anno con un 'rosso' di pertinenza del gruppo di 772 milioni, rispetto all'utile di 594 milioni nello stesso periodo del 2019. I numeri della semestrale approvati dal cda presieduto da Fabio Cerchiai "risentono dell'impatto della pandemia causata dal Covid-19 sulle concessionarie del gruppo" - scrive Atlantia - e recepiscono ulteriori accantonamenti per circa 700 milioni in relazione al completo accantonamento degli impegni assunti da Aspi, aumentati a 3.400 milioni, nell'ultima proposta transattiva formulata al Governo".
I ricavi operativi calano a 3.714 milioni (-34%), il margine operativo lordo (Ebitda) pari a 1.300 milioni flette del 63 per cento. L'indebitamento finanziario netto cresce al 30 giugno a 39,16 miliardi di aumento di 2,44 miliardi rispetto a dicembre essenzialmente per gli effetti connessi all'acquisizione di Red de Carreteras de Occidente (RCO). Il traffico sulla rete autostradale italiana è calato nel semestre del 37,7% in Italia.
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