Aurora Livoli, chi era la giovane trovata morta a Milano: l'adozione a sei anni e l'animo tormentato, "Ho Lucifero dentro" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 11:39

Aurora Livoli, chi era la giovane trovata morta a Milano: l'adozione a sei anni e l'animo tormentato, "Ho Lucifero dentro"

Si indaga su un uomo con indosso un pile bianco che è stato ripreso mentre la seguiva dalle telecamere di videosorveglianza

di Matteo Posci

Aurora Livoli, chi era la 19enne tormentata trovata morta in un cortile del quartiere di Cimiano. Sui social scriveva: "Ho Lucifero dentro"

Nella mattinata di lunedì 29 gennaio il corpo di Aurora Livoli è stato trovato nel cortile di un condominio in via Paruta a Cimiano, nella periferia est di Milano. La 19enne è stata identificata grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, in cui la si vedeva camminare in viale Padova seguita a distanza da un uomo con indosso un pile bianco. La stessa persona è stata poi ripresa circa un'ora dopo mentre percorreva da sola la medesima strada in senso opposto.

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Aurora Livoli era nata a Roma e viveva nella provincia di Latina. Il 4 novembre scorso si era allontanata da casa e la famiglia ne aveva denunciato la scomparsa. I genitori l'avevano sentita l'ultima volta il 26 novembre. In quell'occasione la giovane aveva detto di non voler rientrare, senza dare indicazioni su dove si trovasse. "Non riusciamo davvero a capire", hanno raccontato i familiari.

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Aurora Livoli era cresciuta a Monte San Biagio dopo essere stata adottata a sei anni. L'anno scorso si era diplomata all'Itis "Pacinotti". Dopo la maturità si era iscritta alla facoltà di chimica ma senza frequentarla. La ragazza sui social condivideva diversi contenuti che indicavano un forte disagio personale. "Ho Lucifero dentro di me", aveva scritto su Instagram, e ancora "Troppo tempo per pensare fa pensare male".

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, dall'analisi del cellulare della ragazza sarebbe emerso che non era la prima volta che si recava a Milano. Nel capoluogo lombardo avrebbe conosciuto alcuni coetanei in situazioni di disagio che l'avrebbero ospitata in diverse occasioni. Da qui sono partite le indagini dei Carabinieri per ricostruire le ultime ore di Aurora Livoli.

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