Un 'base jumper' spagnolo di 51 anni è morto nell'oberland Bernese, nel canton Berna (Svizzera). L'uomo, appassionato di questo sport estremo che consiste nel lanciarsi nel vuoto da edifici o rilievi naturali, si è gettato ma per cause da accertare il suo paracadute non si è aperto. Si è schiantato al suolo, morendo sul colpo. L'incidente a Stechelberg. La vittima era con altri jumper. Sull'accaduto indagano la procura regionale dell'Oberland bernese e la polizia cantonale.
INCIDENTI IN MONTAGNA, I CASI PRECEDENTI
Un canadese di 47 anni è morto il 19 agosto scorso in Trentino con un volo di base-jumping, precipitando nella zona del Passo Pordoi, dopo che la compagna dell'uomo si era lanciata con successo. L'incidente era avvenuto poco dopo le 10 del mattino e sul posto erano interventi il Soccorso alpino, i vigili del fuoco volontari, le forze dell'ordine e l'Aiut Alpin Dolomites. L'uomo si era lanciato da uno sperone del Sasso Pordoi (2.950 metri) non da dove solitamente saltano i Base jumper: aveva cercato di passare in mezzo a due torri, ma la traiettoria troppo bassa lo aveva fatto schiantare sulla roccia, da dove poi era rotolato per altri 150 metri dopo essere morto sul colpo.
Un base jumper francese di 43 anni, Harold Perrotte, era morto durante un lancio in tuta alare sulle Prealpi di Savoia, nel sud-est della Francia. Si era schiantato più in alto della zona prevista per l'atterraggio, terminando il suo volo nel bosco sotto la vetta del Dent de l'Arclusaz (2041 metri), base scelta per il lancio. Recuperato dai soccorritori in elicottero, l'uomo era morto a seguito di un grave trauma cervicale. Prima di Perrotte si era lanciato un altro base jumper che, dopo essere planato senza problemi in un campo di Saint-Pierre d'Albigny e non aver più visto l'amico, avevaq allertato i soccorritori.
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