Bimbi di un asilo veneto pregano in ginocchio in moschea, Valditara invia gli ispettori - Affaritaliani.it

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Bimbi di un asilo veneto pregano in ginocchio in moschea, Valditara invia gli ispettori

Il caso di Treviso è diventato politico. La Lega: "Sottomissione culturale"

di redazione

Treviso, bufera politica per i bimbi in moschea. Le reazioni

Scoppia la bufera politica per l'iniziativa di una scuola paritaria di ispirazione cattolica del Trevigiano. Il tentativo di far vivere ai bambini l'esperienza di un mussulmano in moschea ha provocato il caos. Commenti scandalizzati sui social, la Lega che sale sulle barricate con l’eurodeputata Annamaria Cisint - riporta La Repubblica - che parla di "sottomissione ideologica" e il capogruppo del partito di Salvini in Regione, Alberto Villanova che bolla quelle foto fatte ai bambini inginocchiati in moschea delle loro maestre come "agghiaccianti". A ruota, Fratelli d’Italia mette in guardia dal rischio di "trasformare l’apertura in una forma di sottomissione culturale". Il Pd si divide. Auspica "forme più laiche" il segretario regionale Giovanni Zorzi, mentre la deputata Rachele Scarpa plaude all’iniziativa: "La scuola serve a creare ponti". Per Avs, "sono solo polemiche grette".

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Ma dalle parole si passerà ai fatti, il ministro della Scuola Valditara infatti ha annunciato che valuterà il caso e farà approfondimenti e ispezioni. Le classi ospitano bimbi di culture, tradizioni e religioni diverse. E "con convinzione", spiega la direttrice Stefania Bazzo, l’istituto cerca di fare da ponte "valorizzando il bene che nasce dall’incontro tra sensibilità diverse. C’era il bisogno di vivere una reciprocità reale, per comprendersi e valorizzare le diversità: se già è chiaro cosa sia essere cristiano perché lo si vede ogni giorno a scuola — spiega l’istituto e lo riporta La Repubblica — mancava il toccare con mano l’esperienza di altre religioni". Nella visita ai piccoli è stato spiegato cos’è l’Islam, differenze e analogie fra parroco e imam, come si prega. Per i bimbi, è stato automatico provare a imitare quel gesto. Altrettanto naturale per le maestre postare una foto di un’attività extrascolastica riuscita. Ma si è scatenata la bufera. I genitori erano stati "tutti debitamente informati", conclude l'istituto.

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