Cronache
Calabria, la politica lasci alle toghe il compito di fare giustizia
Il fango, lanciato da alcuni "pentiti" contro i Sindaci pro-tempore di Cosenza e Rende. Si tratta di accuse, gravi, che non riguardano la politica, ma che spetta alla magistratura controllare, verificandone l'attendibilità o la falsità. Davanti ai Consigli comunali e alle città, gli amministratori chiamati in causa facciano chiarezza. Noi, certo, non utilizzeremo, mai, le esternazioni di incalliti criminali di Cosenza al fine di indebolire la credibilità del primo cittadino forzista. Con lui, il confronto sarà sulle mancate risposte della giunta alle tante esigenze dei cosentini, in vista delle elezioni del 2016.
Rivendichiamo di porci su un livello più alto e, nel solco della lezione, politica e morale, di Giacomo Mancini, siamo garantisti, sempre. Molto diversi da quanti-dopo la sentenza, di primo grado, a Palmi, che aveva recepito le menzogne di uno stuolo di assassini "pentiti", condannando lo statista calabrese, e che poi fu cassata dal giudice di Catanzaro, Calderazzo- cercarono, addirittura, di impedire l'ingresso del Sindaco di Cosenza, plebiscitato dai cittadini, nel suo ufficio. Se non ricordiamo male, tra quei personaggetti, che scrissero una brutta pagina nella vita politica e amministrativa della nostra città, c'era anche un allora giovane notabile, molto vicino all'attuale primo cittadino. O no ?
Pietro Mancini