Caso Boccia-Sangiuliano, Ranucci indagato per la diffusione di un audio: interferenze illecite nella vita privata - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 17:51

Caso Boccia-Sangiuliano, Ranucci indagato per la diffusione di un audio: interferenze illecite nella vita privata

Maurizio Gasparri (FI): “Nessuno gode di impunità e anche Ranucci deve rispettare le leggi. La Rai ha il dovere di attivare tutti i meccanismi interni previsti dalle normative e non fare sconti a nessuno”

di Redazione News

Ranucci indagato per interferenze illecite nella vita privata di Boccia e Sangiuliano 

"A seguito dell’avviso di conclusione delle indagini a carico della signora Maria Rosaria Boccia si apprende che il conduttore di Report Sigfrido Ranucci e il giornalista Luca Bertazzoni sono indagati per il reato 615 bis del codice penale (interferenze illecite nella vita privata) da parte della Procura di Roma, relativa alla nota vicenda della diffusione di un audio in una puntata di Report. Una scelta di voyeurismo televisivo, inutile, a fatti conclusi, che già criticai aspramente come commissario della vigilanza. Non è una querela per diffamazione ma una grave ipotesi di reato. Fatte salve le garanzie costituzionali che noi riconosciamo agli indagati fino a sentenza passata in giudicato, occorre notare, come Ranucci sempre solerte sugli altri, si sia guardato bene dal giustificare il suo comportamento". Queste le parole del senatore di Forza Italia e membro della Commissione di Vigilanza Rai, Maurizio Gasparri, in merito all’accusa di interferenza illecita nella vita privata dell’ex ministro Sangiuliano e di sua moglie, rivolta a Ranucci e Bertazzoni.

"La magistratura farà il suo corso ma è evidente che si pone un problema a carico della Rai sui comportamenti dei suoi dipendenti e collaboratori. Dai social, inoltre, apprendiamo che lo stesso Ranucci è stato ospite della Boccia in un podcast da lei condotto e che con la stessa persona, indagata in molteplici procedimenti giudiziari a Roma, a Pisa e a Napoli, avrebbe presentato il suo libro in provincia di Napoli. È evidente che la tutela della dignità delle persone è un confine che nessuno potrà travalicare. Nessuno gode di impunità e anche Ranucci deve rispettare le leggi. La Rai ha il dovere di attivare tutti i meccanismi interni previsti dalle normative e non fare sconti a nessuno”, conclude Gasparri.

"Apprendiamo che il conduttore della trasmissione 'Report', Sigfrido Ranucci, insieme al giornalista Luca Bertazzoni, è indagato dalla procura di Roma per il grave reato di interferenze illecite nella vita privata in seguito alla diffusione di un audio riguardante la vicenda della signora Maria Rosaria Boccia - dichiara, invece, il senatore e capogruppo di Forza Italia nella commissione di Vigilanza Rai, Roberto Rosso - Ribadendo sempre e nei confronti di tutti il nostro fermo garantismo, quanto accaduto non può che indurre delle riflessioni sul tipo di servizio pubblico che si vuole proporre ai cittadini. La Rai non può diventare strumento di un gossip sguaiato. È perciò chiaro che l'azienda dovrà valutare le azioni di chi ne rappresenta il volto in tv".

Intervengono sulla vicenda anche i componenti di Fratelli d'Italia della Commissione Vigilanza Rai, che affermano: "Il servizio pubblico, finanziato con il canone dei cittadini, non può scadere nella ricerca morbosa del gossip, andando a scavare nella vita privata delle persone, pur di alzare lo share, meglio ancora se a farne le spese sono esponenti del governo Meloni. Chiediamo, pertanto, ai vertici Rai di valutare l’adozione di dovuti provvedimenti nel rispetto dei contribuenti e per la tutela dell’immagine della tv pubblica”.

Dal suo canto, Ranucci replica a Rosso con un post su Fb: "Forza Italia chiede intervento Rai sul sottoscritto". "Premesso - dice Ranucci - che la notizia della denuncia della signora Corsini, moglie di Sangiuliano, nei confronti di Report, risale a dicembre scorso, ed era già nota, e premesso che il 'garantista' Rosso parla di avviso di garanzia quando a noi non è stato ancora notificato, vale la pena ricordare alcuni fatti", aggiunge. "Si tratta - sottolinea Ranucci - di un audio di pochi secondi estrapolato da ore di conversazioni, quelle sì gossip, che riporta l'essenzialità di una notizia di grande interesse pubblico che ha portato a uno scandalo internazionale e alle dimissioni di un ministro. L'audio che ha trasmesso Report della telefonata tra l'allora ministro Sangiuliano e la consorte era stato registrato da Maria Rosaria Boccia con la consapevolezza dello stesso ministro, come detto dal suo stesso avvocato. In quell'audio di pochi secondi c'è la prova che Sangiuliano ha stoppato il contratto a Maria Rosaria Boccia perché chiesto perentoriamente dalla moglie, e non per presunti conflitti come dichiarato in un'intervista al Tg1. Infatti, subito dopo quella telefonata Sangiuliano invia un sms al suo capo di Gabinetto nel quale chiede di sospendere l'iter. Inoltre, su questa vicenda il consiglio di disciplina dell'ordine dei giornalisti ha già archiviato la mia posizione. E dunque a differenza di garantisti a fasi alterne, ho sempre fiducia nell'operato della magistratura che proprio oggi ha archiviato la denuncia nei nostri confronti dello stragista e terrorista nero Luigi Ciavardini. Report in onda domenica su Rai3", conclude Ranucci.

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