Cassazione, sospetti sulla sentenza: conflitto di interesse per il giudice?
Il relatore estensore della sentenza esaminato da colui che esce vincitore dalla bocciatura dei vertici della Cassazione
Cassazione, le ombre sulla sentenza del Consiglio di Stato
Continua a far discutere la sentenza del Consiglio di Stato con la quale sono stati azzerati i vertici della Cassazione. Oggi Repubblica mette in luce circostanze oscure sulla sentenza, citando due carte che "testimoniano che non un giudice qualunque, ma il “relatore estensore”, come scrivono al Consiglio di Stato, di entrambe le sentenze, il consigliere di palazzo Spada Alberto Urso, nel 2018 aveva superato il concorso per entrare in quota Cds a seguito di varie prove scritte e orali, valutate da una commissione esaminatrice di cui faceva parte anche Angelo Spirito, cioè proprio il consigliere della Suprema corte che è uscito vincitore dalla bocciatura di Curzio e Cassano".
Il conflitto di interessi del giudice del Consiglio di Stato
Proseguono Giuliano Foschini e Liana Milella: "Perché il collegio — composto dal presidente Luciano Barra Caracciolo, e dai consiglieri Angela Rotondano, Stefano Fantini, Giovanni Grasso, e dal nostro estensore Alberto Urso — avrebbe dovuto sapere che la coincidenza dei due nomi — quello di Spirito — come ricorrente contro le nomine del Csm, e quello del suo “giudice”, e cioè Urso, addirittura come estensore della sentenza, avrebbe dovuto porre un problema innanzitutto. L’astensione dalla causa di Alberto Urso. Per motivi di ovvia opportunità, e quindi di etica necessità, anche se la coincidenza non è prevista tra quelle obbligatorie".
Così non è stato e la giustizia italiana sta vivendo una nuova imbarazzante pagina.
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