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Cronache
Celebrazione diocesana del malato, sabato al Divino Amore (Roma)

Sabato 22 maggio, al Santuario della Madonna del Divino Amore (Roma), la mattinata di preghiera organizzata dal Centro diocesano per la pastorale sanitaria con Opera romana pellegrinaggi e Unitalsi per la Celebrazione diocesana del malato.

Dalle 9.30 la recita del Rosario con la testimonianza della giornalista Rai Isabella di Chio; poi, alle 11.30, la Messa presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Per tutti la possibilità di donare il sangue, grazie all’autoemoteca dell’Associazione Fratres Si terrà sabato 22 maggio al Santuario della Madonna del Divino Amore la celebrazione diocesana del malato. "Vuole essere un segno di rinascita e di speranza in questo tempo segnato dalla pandemia di Covid-19, e anche un modo per ringraziare tutti coloro che sono stati e sono ogni giorno al servizio dei malati": così il vescovo Paolo Ricciardi, delegato diocesano per Pastorale sanitaria, spiega il senso dell’iniziativa in programma per sabato prossimo.

La diocesi di Roma non aveva infatti promosso nessuna speciale liturgia lo scorso 11 febbraio, Giornata mondiale del malato, a causa delle restrizioni imposte dalla situazione sanitaria; ma organizza ora una celebrazione dedicata in particolare ai malati, ai loro familiari, ai medici, agli infermieri, ai volontari ospedalieri. Alle 9.30 ci sarà la recita del Rosario, durante il quale porterà la sua testimonianza di malattia e di fede la giornalista Rai Di Chio; quindi, alle 11, la Messa presieduta dal cardinale vicario De Donatis, che potrà essere seguita in diretta su Telepace (canale 73 e 214 in hd; 515 di Sky) e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma. Le iniziative sono organizzate dal Centro diocesano per la pastorale sanitaria con l’Opera romana pellegrinaggi e con l’Unitalsi, che come sempre provvederà ad accompagnare alcuni malati alla liturgia. Mentre l’associazione Fratres sarà presente con un’autoemoteca per quanti vorranno donare il sangue. "Abbiamo scelto la data del 22 maggio – spiega il vescovo Ricciardi – in quanto è la vigilia di Pentecoste e rientra nella festa del santuario, perché il Divino Amore non è altro che lo Spirito Santo". Maggio è anche il mese mariano, dedicato in particolare quest’anno alla preghiera per la fine della pandemia, come voluto da Papa Francesco: per questo, al termine della celebrazione, ci sarà l’affidamento di tutti i malati alla Madonna del Divino Amore. La celebrazione avrà come filo conduttore il versetto 12 del Salmo 30: “Hai trasformato il mio lamento in danza”.

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