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Cronache
Centrale idroelettrica, tubature esplose: operai risucchiati

Esplosione alla centrale idroelettrica della diga di Suviana. Come è stato possibile l’incidente?

Acqua, fumo, fuoco, esplosioni, crolli e macerie, con sversamento di acqua al piano numero 9 della centrale idroelettrica di Bargi. Un disastro di portata nazionale.

Inferno nella provincia di Bologna, nel Comune di Camugnano, al lago di Suviana che ha risucchiato gli operai, al lavoro come ogni giorno. Si tratta della centrale più nuova del bacino, costruita a metà degli anni ‘70. Il paesino limitrofo non sarebbe coinvolto nella tragedia. La diga di Suviana non ha avuto alcun danno, ha spiegato Enel. La centrale è di Enel Green Power, società del gruppo Enel. Notizia, dei mancati danni alla diga, confermata anche dalla Prefettura di Bologna. L’esplosione sarebbe avvenuta durante i lavori di manutenzione, intorno alle 15.00, al piano -8, provocando un crollo. La centrale ha 9 piani sottoterra, in un manufatto che da 50 anni produce energia.

Sarebbero stati identificati 3 deceduti: il romeno, residente a Settimo Torinese, Petronel Pavel Tanase, 45 anni; Mario Pisani, di 73 anni, residente San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto e Vincenzo Franchina, 35 anni, residente a Sinagra, in provincia di Messina. 

Sarebbe scoppiato l'alternatore della diga, le tubature a quel punto sono esplose con crolli e allagamenti ma sono in corso accertamenti che dovrebbero definire con maggiore chiarezza quanto accaduto e la portata dei danni. L'esplosione si è verificata a 50-60 metri di profondità, con l’inondazione da parte della pompa di raffreddamento della turbina del nono piano.

Il Comune di Camugnano spiega che la centrale ha due gruppi di lavoratori in produzione e uno dei due era in manutenzione straordinaria. In questa giornata era prevista l’operazione di collaudo, ma all’accensione c’è stata un’esplosione. I dipendenti dell'azienda, sembra stessero lavorando all'interno dei locali per rimettere in funzione una pompa. Alla prima esplosione ne sarebbero seguite altre con crolli.

Sarebbero 15 le persone coinvolte nei lavori. I vigili del fuoco avrebbero soccorso diverse lavoratori ustionate. Per adesso si parla di 3 deceduti, 5 feriti gravi, portati negli ospedali di Pisa, Cesena, Parma e Bologna, 4 dispersi ma anche 3 persone uscite illese.

In questo momento l’erogazione di energia della Centrale è ovviamente bloccata.

La centrale di Bargi è costruita sulla sponda del lago di Suviana che è tra i più grandi della regione Emilia Romagna.

Difficilissimi i soccorsi. Le condizioni di intervento dei sommozzatori sono davvero al limite: dopo la prima  esplosione si è aperta una falla allagando tutta l'area, la pressione dell’acqua ha fatto il resto dei danni.

Tutti gli operati coinvolti sono conosciuti in zona perché frequentano la comunità e i pubblici esercizi del paesino limitrofo.

E’ ancora presto per interrogarsi su come sia stato possibile l’incidente e se si poteva evitare. Le notizie sono frammentate ma in rete i lettori già si interrogano sul dramma inatteso.

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